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Woodstock 50 non sarà cancellato. L’organizzatore Michael Lang conferma: “Nessuna cancellazione, il festival si farà”

I principali finanziatori dell’evento si sono tirati indietro, ma la produzione assicura che tutto si svolgerà come da programma.

Ieri la notizia diffusa da moltissime testate della cancellazione di Woodstock 50, il grande evento organizzato ad agosto in occasione del 50esimo anniversario dello storico festival del 1969, ha fatto molto discutere. Ad annunciarla sono stati i proprietari di Dentsu Aegis Network, i principali finanziatori dell’evento, i quali, attraverso un comunicato riportato poi da Billboard, hanno spiegato perché hanno deciso di tirarsi indietro.

Per le agenzie come la nostra è un sogno poter lavorare con brand iconici ed essere associati a movimenti significativi – si legge nel comunicato – abbiamo alle spalle una lunga storia di manifestazioni che hanno riunito insieme persone con gli stessi interessi e con la stessa volontà di sostenere delle cause, ed è proprio per questo motivo che abbiamo scelto di far parte di Woodstock 50. Tuttavia, nonostante il nostro enorme investimento a livello di tempo, sforzi e impegno, non crediamo che questo festival possa svolgersi come un evento degno del nome Woodstock e assicurando la salute e la sicurezza di artisti, partner e spettatori. Dopo un’attenta valutazione – si conclude la nota – la Dentsu Aegis Network’s Amplifi Live, un partner di Woodstock 50, ha deciso di cancellare il festival. Per quanto sia difficile, siamo convinti che questa sia la decisione migliore per tutte le parti coinvolte”.

Gli organizzatori del grande evento si sono detti sorpresi da questo annuncio ma, nonostante il passo indietro della Dentsu Aegis Network, il promotore e co-fondatore del marchio Woodstock, Michael Lang, parlando al New York Times, ha assicurato che il festival si farà: “Loro non hanno il diritto di cancellare unilateralmente l’evento”. L’azienda che si è tirata indietro, infatti, pur essendo il principale partner, non è certo l’unico e dunque non può decidere per tutti. Tra l’altro, gli artisti coinvolti sono già stati tutti pagati per la loro partecipazione, dunque cancellare la manifestazione significherebbe un enorme danno per tutte le parti coinvolte. Ma Lang è sicuro di poter risolvere la questione se un’altra azienda si proporrà per farsene carico. In una dichiarazione riportata dal Poughkeepsie Journal, gli altri organizzatori di Woodstock 50 hanno ribadito: “La produzione nega la cancellazione del festival e assicura che verrà trovata una soluzione a livello legale”.

In realtà, anche se Lang dovesse trovare altri finanziatori, ci sarebbero comunque altri problemi da affrontare. Come riporta il Times, infatti, se la Dentsu è giunta a questa decisione drastica è perché sostiene che il luogo scelto a Watkins Glen (NY) non sia adeguato per il tipo di manifestazione e per la quantità di spettatori ammessi in un posto simile, la cui capacità è infatti già stata ridotta da 100mila persone a 75mila. Infine, il problema forse più grande è che la produzione non ha ancora ottenuto i permessi necessari: il 15 aprile gli organizzatori hanno fatto domanda al New York’s Department of Health per ottenere il permesso per un raduno di massa ma, al momento, le autorità non lo hanno ancora concesso perché stanno ancora facendo tutte le valutazioni del caso. Fino a che non verrà concessa l’autorizzazione, è vietato vendere i biglietti per l’evento; non a caso l’inizio della vendita, previsto per il 22 aprile, è stato rimandato a data da destinarsi. 

Tuttavia, Michael Lang sa come affrontare tutti questi ostacoli, considerando che, ad esempio, per il festival del 1969 fu costretto cercare una nuova location a poche settimane dall’evento; certo, i revival disastrosi da lui organizzati nel 1994 e nel 1999, al contrario, non ispirano molta fiducia. Non resta che attendere e sperare che Lang riesca a risolvere questi problemi per poter così celebrare il tanto atteso anniversario e vedere sul palco gli artisti attesi, come Robert Plant, Santana, Greta Van Fleet, Imagine Dragons e tanti altri.

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