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Mötley Crüe, Nikki Sixx: “Spendevo più di 1000 dollari al giorno in droghe, è stata dura vederlo nel film”. Tutti gli eccessi della band

In vista dell’uscita del biopic The Dirt, i membri della band raccontano del loro stile di vita dedito agli eccessi

L’attesa è finita: domani, 22 marzo, su Netflix sarà disponibile The Dirt, il biopic basato sull’omonima biografia che racconterà la storia dei Mötley Crüe, ripercorrendone la carriera dagli esordi fino all’apice del successo. Il film racconterà anche i retroscena della loro ascesa nel mondo della musica, il loro stile di vita discutibile e dedito agli eccessi, senza omettere nulla. Ma le cose sono andate davvero così come sono raccontate nel biopic? I Mötley Crüe hanno davvero vissuto una vita così scandalosa e fuori dagli schemi?

Abbiamo fatto anche peggio di quello che vedrete – ha confermato il frontman Vince Neileravamo dei ragazzini folli che volevano vivere di eccessi. Penso che questo concetto sia espresso bene nel film, senza esagerazioni”. In sostanza, The Dirt racconta la realtà nuda e cruda, quella di una grande band che però, spesso, è finita sull’orlo del precipizio. È accaduto, ad esempio, nel dicembre del 1987, quando Nikki Sixx fu dichiarato morto per due minuti a seguito di un’overdose di eroina e fu poi costretto ad andare in riabilitazione, così come è accaduto in seguito anche agli altri membri del gruppo.

Mi facevo poco più di 1000 dollari di eroina al giorno – ha confessato Nikki Sixx – mi trovavo in una spirale discendente destinata a finire con la morte o con la bancarotta. È stata dura vedere questo nel film”. Di certo non è stato facile ripensare ai momenti più bui del passato nemmeno per Vince Neil: il biopic, infatti, racconta anche del grave incidente stradale di cui fu responsabile nel 1984 perché guidava in stato di ebbrezza. Il cantante perse il controllo dell’automobile e si schiantò contro un altro veicolo: nella tragedia perse la vita Nicholas Charles Dingley, meglio noto come Razzle, il batterista della band Hanoi Rocks, mentre altre due persone rimasero ferite. Per questo incidente, Neil fu condannato a 15 giorni di prigione e a cinque anni di libertà vigilata.

Dopo quell’incidente è stato difficile per tutti andare avanti – ha raccontato il frontman – ho provato a rimanere pulito per qualche anno ma è dura quando intorno a te nessuno ti sostiene. Loro si facevano ancora di coca, bevevano ancora e andavano avanti così. E io non sono riuscito a restarne fuori”. Ma c’è un momento nel biopic in cui c’è davvero un climax drammatico: nel 1992 Neil fu cacciato dalla band ma poi, nel 1995, i suoi ex compagni si riavvicinarono a lui quando sua figlia Skylar morì di cancro a soli 4 anni. Com’è noto, il cantante poi rientrò nella band nel 1997. “Le scene con mia figlia in ospedale mi hanno davvero fatto rivivere il dolore di allora – ha raccontato Neil – è passato tanto tempo ma quel dolore è ancora qui. Mi sono commosso di fronte a quelle scene ed è stato veramente triste”.

Per i Mötley Crüe, dunque, il percorso ha comportato anche numerosi ostacoli e tante sofferenze, la maggior parte delle quali sicuramente dovute alle loro scelte di vita. Nikki, Mick, Vince e Tommy ne hanno passate davvero tante insieme ma poi, nel 2015, hanno deciso di dire basta con uno spettacolare tour di addio. Di recente si sono riuniti ma solo per registrare quattro inediti che faranno parte della colonna sonora di The Dirt: sebbene siano tanti i fan che sperano di rivederli dal vivo, loro hanno ormai deciso che la loro storia si è conclusa con quel tour e quindi, a meno che non cambino idea, non ci sono possibilità che tornino in attività.

Ho passato quasi 40 anni con questi tre ragazzi – ha detto Nikki Sixx – sappiamo tutto l’uno dell’altro. Conosco Mick, Tommy e Vince da più tempo di qualsiasi altra persona sulla Terra… quindi tra di noi c’è un legame indissolubile. Anche se litighiamo, questo legame non si potrà mai spezzare”.

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