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Guns N’ Roses, Slash: “Non sapevo come gestire la fama. Parlare con David Bowie mi ha aiutato a uscire da alcool e droghe”

Il chitarrista torna a parlare del passato, di come è cambiata la sua vita con la fama e di come è riuscito ad affrontare le sue dipendenze

Guns N’ Roses, Slash: “Non sapevo come gestire la fama. Parlare con David Bowie mi ha aiutato a uscire da alcool e droghe”

20/02/2019

Passare dall’essere un perfetto sconosciuto a essere una rock star è una fase complicata che tutti i grandi musicisti hanno dovuto affrontare all’inizio della loro carriera. Proprio di questo ha parlato Slash in un’intervista per Kerrang: “La fama? Sì, all’inizio non sapevo gestirla – ha detto – non sapevo che farmene. Così ho finito per isolarmi, a bere a drogarmi fino alla morte”.

Il chitarrista ha spiegato che quando ha raggiunto il successo con i Guns N’ Roses, in realtà, non era minimamente interessato alla fama: “Non avevo alcuna aspirazione a diventare famoso – ha spiegato – tanti, invece, desiderano diventarlo per diverse ragioni. Tante persone, pur avendo un grande talento, pur essendo dei grandi musicisti e dei grandi compositori, amano quest’adulazione pubblica. Invece a me non importava molto, anche perché non avevo la benché minima idea di cosa avrebbe potuto essere o di come io avrei voluto che fosse, così quando poi è successo è stata dura affrontarlo. Ad esempio – ha aggiunto, citando un famoso locale di Los Angeles – è stato difficile accettare il fatto di non poter più andare al Rainbow, sedermi lì e bere un dannato drink”. 

A proposito di drink, nel corso dell’intervista Slash ha affrontato anche un argomento scomodo del suo passato, ossia la sua grave dipendenza da alcool e droghe. Il chitarrista ha spiegato che, in linea generale, in quel periodo e in quell’ambiente era davvero difficile tenersene fuori: “Durante tutto il periodo che va dal 1987 ai primi anni ’90 e Dio solo sa fino a quando, non si faceva altro che bere e andare alle feste, all’insegna della follia e degli eccessi – ha raccontato – ne avrete sentite di storie in proposito ma per quanto riguarda me, non penso di averne qualcuna in particolare. Non sono mai stato il tipo al quale dire ‘Oh, so una storia su quella persona…’, continuo a tenere la bocca chiusa su certe cose, posso solo dire che è stato un periodo molto colorato”.

In quegli anni di eccessi, Slash ha ricevuto un consiglio da un amico: “Una volta mi trovavo immerso in una delle mie fasi allucinatorie e ne ho parlato con David Bowie perché per me era tutto abbastanza inquietante – ha raccontato – lui mi ha detto ‘Adesso probabilmente ti trovi in un brutto posto e sei diventato vulnerabile a un sacco di interazioni esterne con cose che normalmente la gente non vede, e ti sei esposto a tutto questo’. E io gli ho detto tipo ‘Accidenti, tutto questo è pesante’. È stato un avvertimento o forse solo una precisazione in grado di chiarire in che stato fossi”.

Nei primi anni con i Guns N’ Roses, insomma, abusare di alcool e droghe era abbastanza comune nel mondo della musica ma poi, negli anni successivi, Slash ha davvero esagerato, rischiando addirittura la morte: “Ho continuato a fare quello che volevo, qualsiasi cosa fosse. Non è mai diventato un vero problema fino al 2005. Prima di allora, c’era stato un solo periodo, nel 2001, quando sono stato messo davvero a dura prova dall’abuso di alcool e questo mi ha indebolito per un po’, ma poi ho ricominciato a fare tutto daccapo come prima. Il 2004 e il 2005, invece, sono stati davvero brutti – ha sottolineato - poi alla fine nel 2006 sono arrivato a un punto in cui mi sono detto ‘Sai una cosa? Tutto questo non è più divertente. Non puoi rivivere quella dannata sbronza iniziale che ti sei preso negli anni 80 circa, non potrà mai essere come allora’. E così – ha concluso Slash – lentamente sono riuscito a smettere del tutto, ma è stata davvero dura uscire da una dipendenza così forte”.

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