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Bohemian Rhapsody, Brian May racconta i segreti e le difficoltà della pellicola: «Ecco perché Freddie l'avrebbe così apprezzato"
Oggi esce nei cinema italiani Bohemian Rhapsody. Brian May: "Rami Malek non ha interpretato Freddie, lo ha abitato"
Oggi esce al cinema Bohemian Rhapsody, il film sulla vita e sull'arte dei Queen. Una lavorazione non facile, con registi licenziati, otto anni di lavorazione complessiva, un attore protagonista cambiato all'improvviso. «Ci sono stati momenti in cui abbiamo seriamente creduto di non poterlo fare», racconta a Louder Sound Brian May, che ha seguito la produzione del film da molto vicino. «È stato un percorso con diverse turbolenze».
Alla fine, come sempre, quello che conta è il risultato finale. May è estasiato dal lavoro fatto da Rami Malek nell'interpretare Freddie Mercury: «Ha spaccato. Non ha interpretato Freddie, lo ha abitato», ha spiegato May, che ha aggiunto: «È un film emotivo. È tutto su Freddie. Noi ci siamo, ovvio, ma il film è su di lui. Uno dei momenti chiave è stato quando Peter Morgan, lo sceneggiatore, ci ha detto: "Questo è un film su una famiglia, con tutte le cose, belle o brutte, che succedono dentro le famiglie"».
A Freddie sarebbe piaciuto questo film? Secondo Brian May sì. «Avrebbe pensato che è un racconto onesto, che mostra la sua grandezza, la sua fallibilità, le sue insicurezze. Tutto. È un racconto veritiero, non lusinghiero, in un modo che riconosce il suo talento. Freddie era una persona unica, non ho mai incontrato uno come lui, né prima né dopo, e mai succederà».