Oasis: quattro motivi per cui Noel non avrebbe risposto a Liam sulla reunion (per ora)

Come sappiamo, Liam Gallagher qualche giorno fa ha esplicitamente chiesto su Twitter a suo fratello Noel di rimettere insieme gli Oasis. Lui non ha risposto, Liam ha scritto «Lo prendo come un No», e questi tweet sono diventati solo l'ultimo capitolo di una saga ormai lunga decenni. Ma perché tanta resistenza da parte di Noel? In fondo, come ha di recente spiegato Robbie Williams, una reunion converrebbe a entrambi, da un punto di vista discografico.

Innanzitutto, come ha analizzato Billboard.com, c'è il problema di quanto oltre si è spinto Liam con i suoi insulti, coinvolgendo anche Sara MacDonald, la moglie di suo fratello, definita «strega» e paragonata a un serial killer. Non sono cose da cui è facile tornare indietro. Inoltre, le carriere soliste di entrambi sono più che soddisfacenti, sia Liam che Noel hanno finalmente trovato un'identità artistica che sarebbe un peccato mettere in discussione proprio ora.

Inoltre, terzo motivo: Liam, Noel e poi? È difficile capire in questo momento da chi sarebbero composti gli Oasis del nuovo corso, oltre ai due fratelli Gallagher. Il bassista Paul ‘Guigsy’ McGuigan e il batterista Alan White hanno da tempo lasciato la musica, Tony McCarroll, il batterista fondatore, è stato cacciato via in malo modo e l'unico arruolabile sarebbe Paul ‘Bonehead’ Arthurs, che negli ultimi anni ha lavorato con Liam.

Infine, è anche una questione di tempi: gli Eagles hanno aspettato quattordici anni per tornare insieme, gli Stone Roses ce ne hanno messi quindici, i Guns N'Roses hanno impiegato due decenni. Gli Oasis hanno rotto da meno di dieci anni, invece. Forse serve ancora tempo per maturare il desiderio e mettere a punto l'armistizio. Pochissimi gruppi hanno resistito senza rimettersi insieme (Smiths, Jam), tutti gli altri prima o dopo ci cascano. Tornerà il tempo per gli Oasis.