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Tatuaggi: 6 italiani su 10 vorrebbero rimuoverli definitivamente. Ecco i perché

Dal boom degli scorsi anni ai ripensamenti di oggi, sempre più persone ricorrono al laser per rimediare a errori del passato

Tatuaggi: 6 italiani su 10 vorrebbero rimuoverli definitivamente. Ecco i perché

07/06/2018

Siete degli amanti dei tatuaggi? La vostra pelle è il libro con cui comunicate al mondo chi siete e da dove venite? Come su una pagina bianca amate scrivere sul vostro corpo ogni esperienza così che rimanga per sempre un segno indelebile? L’importante è pensarci bene.  Certo, oggi sono sempre più gli italiani tatuati. Se un tempo il tatuaggio era un gesto di ribellione, oggi la situazione è quasi invertita. I non tatuati iniziano a essere delle mosche bianche che si aggirano con la pelle candida senza neppure una goccia di inchiostro in corpo.
 
Il fatto però è che, coloro che vorrebbero eliminare o modificare i propri tatuaggi sono in media 6 italiani su 10. Sembra infatti che il 30% dei 7 milioni di tatuati italiani alla fine modifichi o cancelli i propri tatuaggi. Ma sono il doppio coloro che vorrebbero farlo.
Perché cancellarli? Le ragioni sono moltissime. Secondo le statistiche, il 61% dei pentiti vuole eliminare il nome o l’iniziale dell’ex (state lontani dal tatuatore quando siete innamorati, fidatevi!), il 45% vuole ricorrere al laser per rimediare a errori fatti dal tatuatore, il 41% detesta i tatuaggi fatti con amici che non si frequentano più, il 33% non sopporta più i propri tattoo tribali (sono passati di moda da un pezzo), il 28% quelli troppo colorati, il 15% gli ideogrammi cinesi o giapponesi di cui non si conosce il significato.
 
Roberta Ganzetti, psicologa dell’associazione Elice Onlus Milano, ha dichiarato:
«La pelle è organo di separazione-confine da quanto è fuori da noi e luogo privilegiato della comunicazione con gli altri. Farsi un tatuaggio può essere una risposta al bisogno di appartenere a un gruppo, ma anche a quello di differenziarsi affermando la propria personalità. (…) Cancellare un tatuaggio oggi è possibile, così come è possibile elaborare le esperienze della nostra vita, integrandole nella personalità: cancellare una traccia sulla pelle è una decisione innanzitutto interiore».
 
Ma come si cancellano i tatuaggi? La risposta è solo una: il laser.
Valerio Pedretti, dermatologo dello studio medico Ink Removal Milano, ha affermato:
«Il laser a picosecondi, una tecnologia italiana, consente la frammentazione del pigmento in polvere anziché in granuli, come accadeva con i laser di precedente generazione; la rimozione del colore da parte dei macrofagi, le cellule cutanee che lo portano poi al sistema linfatico per l’eliminazione, è quindi più rapida. In media bastano tre sedute per schiarire un tatuaggio, ne servono sette o otto per toglierlo completamente».
 
Sappiate che cancellare un tatuaggio non è indolore e richiede alcuni accorgimenti. Innanzitutto è meglio cancellare un tatuaggio in autunno perché per un po’ di tempo la pelle non dev’essere esposta al sole.
Tenete anche conto che il numero di sedute necessarie per cancellarlo del tutto varia in base alla grandezza del vostro tattoo e al suo colore. Ci sono infatti alcuni colori particolarmente ostici da eliminare (per esempio, il giallo, il verde e il blu). E non solo: il rischio di non riuscire a eliminarlo completamente (restando così con la pelle più chiara in una determinata zona del corpo) è sempre dietro l’angolo.
Meglio pensarci due volte prima di andare dal tatuatore.

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