Loading

Rock News

Queen, Brian May: "Bohemian Rhpsody non è stata la canzone più complicata che abbiamo fatto"

Redazione Virgin Radio

Il chitarrista inglese: "Nel nostro primo album c’è un brano molto più complesso, My Fairy King. E su Queen II c’è The March of the Black Queen"

Si avvicina il cinquantesimo anniversario della canzone simbolo della creatività di Freddie Mercury, Bohemian Rhapsody, uscito il 31 ottobre 1975 e diventato contro ogni previsione dei discografici (che non volevano pubblicarla) uno dei singoli più famosi e più venduti nella storia del rock. Da sempre, i fan dei Queen si appassionano ai significati nascosti dietro alle intuizioni di Freddie Mercury che mette insieme tre canzoni diverse a cui sta lavorando in una suite art-rock lunga cinque minuti e 55 secondi, con un testo misterioso pieno di termini presi dall’opera. Freddie Mercury non ha mai spiegato il testo di Bohemian Rhapsody, che è diventato il brano più affascinante della carriera dei Queen definendo un genere unico chiamato “opera rock.”

In una nuova intervista, Brian May e Roger Taylor hanno detto: “Nessuno ci crede, ma Bohemian Rhapsody non è stata una sorpresa per noi. Nel nostro primo album c’è un brano molto più complesso, My Fairy King”. È uno degli esperimenti tra folk e art rock con intermezzi hard rock e sovraincisioni vocali raffinate registrati dai Queen durante le session dell’album Queen I, in cui Freddie Mercury cita una poesia dello scrittore di fine ottocento Robert Browning e si ispira al suo gusto per l’arte romantica e il fantasy.

Sul secondo album Queen II c’è The March of the Black Queen che è incredibilmente complicata” ha detto Brian May, citando un altro brano dalla durata impossibile (6 minuti e 34 secondi) e praticamente non riproducibile dal vivo su cui Freddie ha iniziato a lavorare prima di entrare nei Queen, con differenti cambi di tempo, una parte di piano di Freddie e diversi assoli di Brian May, sovraincisioni e influenze che vanno dalla classica ad un intermezzo metal oscuro alla Black Sabbath.

Quindi per noi Bohemian Rhapsody era solo un’altra di queste canzoni sperimentali” ha detto il chitarrista dei Queen. “Mentre costruivamo la sezione operistica con i cori e le sovraincisioni ci siamo divertiti ad aggiungere e modificare all’infinito. Poi ci siamo detti: andrà tutto bene quando arriveremo alla parte hard rock. E così è stato”. Secondo Roger Taylor, Bohemian Rhapsody è stata soprattutto una dichiarazione: “Abbiamo piantato una bandiera e abbiamo detto: questi siamo noi, E’ una follia, ma c’è tutto quello che sappiamo fare"

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.