Ozzy Osbourne, Zakk Wylde racconta l'ultimo incontro e l'ultimo messaggio ricevuto dal Principe delle Tenebre

Zakk Wylde, chitarrista di Ozzy Osbourne, fondatore dei Black Label Society e in tour con i Pantera dal 2022 ha raccontato i dettagli di quello che è successo nel backstage dell’evento Back to the Beginning di Birmingham, l’ultimo concerto del leggendario Ozzy e dei Black Sabbath allo stadio Villa Park del 5 luglio scorso. Un momento incredibile in cui generazioni di fan del metal si sono ritrovati insieme all’uomo che ha contribuito a creare la sua estetica e il suo suono.

«Nel backstage c’erano davvero tutti, e ognuno aveva qualcosa da dire a Ozzy» ha raccontato Zakk Wylde alla rivista Guitar World, «Io volevo dargli un attimo di tregua, lasciarlo in pace e non mi sono avvicinato. Pensavo di rivederlo il giorno dopo, invece no». Poco dopo, Zakk Wylde è salito sul palco per accompagnare Ozzy, seduto sul suo trono nero, nelle canzoni della sua carriera solista, tra cui una versione potente e struggente di Mama I’m Coming Home che è diventata il suo saluto finale al mondo.

«Sono onorato di aver partecipato ad un evento, che fra l’altro ha segnato un record nella raccolta di fondi per beneficenza. È incredibile, invece di guadagnare Ozzy ha voluto aiutare gli altri. Che maestro, che vita incredibile».

È stata l’ultima volta che Zakk Wylde ha visto Ozzy. «Il giorno dopo mi ha mandato un messaggio» ha raccontato, «C’era scritto: mi dispiace non averti visto nel backstage era davvero un casino, Grazie di tutto, amico». Le ultime parole di un musicista che è stato qualcosa di più di un compagno di band per Zakk Wylde. «La musica è quella cosa che accende la luce nella tua vita, e magari ti fa dimenticare un lavoro che non sopporti. È tutto. Ozzy mi ha dato uno scopo, prima con i Black Sabbath poi con Randy Rhoads e Jack E Lee. Ha fatto per me quello che i Beatles hanno fatto per lui. C’erano quasi venti anni di differenza tra me e lui, per me era come un fratello maggiore» ha detto Zakk Wylde, che è nato nel 1967 «Ci divertivamo parecchio a bere e uscire insieme, ma se avevo bisogno di un consiglio potevo sempre chiedere a lui. Un esempio? Cosa bere e cosa non bere, le cose davvero importanti nella vita».