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Rock News

Bono difende Bruce Springsteen contro gli attacchi di Trump: "C'è solo un Boss in America"

Redazione Virgin Radio

Il rocker irlandese ha replicato dopo le recenti dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti

Bruce Springsteen non si ferma. Dopo aver pubblicato un EP con i brani che ha eseguito nelle prime date del tour europeo a Manchester (Land of Hope and Dreams e My City of Ruins) introdotti da alcune delle sue dichiarazioni politiche più forti e dirette contro il governo di Donald Trump e il tradimento degli ideali americani, ha ripetuto quasi parola per parola il suo discorso anche nella data di Lille in Francia del 24 e 27 maggio: “Casa mia, l’America che amo, l’America di cui ho scritto e che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice. Questa sera chiediamo a tutti coloro che credono nella democrazia e nel meglio dell’esperienza americana di alzarsi con noi, di alzare la voce contro l’autoritarismo e di far risuonare la libertà” ha detto prima di Land of Hope and Dreams (che ha dato il titolo al tour) e di Death to My Hometown brano da Wrecking Ball del 2012 in cui ha denunciato la recessione economica.

Prima di My City of Ruins invece ha detto: “In America stanno perseguitando le persone che usano il loro diritto alla libertà di parola e esprimono il loro dissenso Provano piacere a infliggere dolore ai lavoratori americani, perseguitano chi fa uso del diritto alla libertà di parola e si schierano coi dittatori. La maggioranza dei nostri rappresentanti eletti non è riuscita a proteggere il popolo americano dagli abusi di un presidente inadatto e di un governo farabutto. Non hanno idea di cosa significhi essere profondamente americani. L’America di cui vi ho cantato per 50 anni è reale e, a prescindere dai suoi difetti, è un grande Paese con un grande popolo. Sopravviveremo a questo momento”.

Donald Trump ha risposto nel suo stile aggressivo, insultandolo sul suo social Truth e insinuando anche di voler avviare un’indagine federale (senza specificare i dettagli) sulle attività di supporto di Bruce, Beyonce e Bono Vox alla sua avversaria Kamala Harris durante l’ultima campagna elettorale. Negli ultimi messaggi, Trump sembra addirittura minacciare Springsteen scrivendo: “Dovrebbe tenere la bocca chiusa finché non rientrerà in America. Poi vedremo come andrà a finire per lui”.

Il mondo del rock si è subito schierato con Springsteen, da Neil Young (che ha scritto: “Smettila di pensare a quello che dicono le rockstar pensa a salvare l’America dal casino che hai combinato”) a Eddie Vedder che ha parlato a favore della libera espressione a Tom Morello che ha detto: “Per tutta la sua vita Bruce ha rappresentato giustizia, verità, democrazia e uguaglianza. Trump è arrabbiato perché ha un pubblico molto più grande di lui. Che si fotta”. L’ultimo è Bono Vox che ospite del Jimmy Kimmel Show dove ha presentato la serie televisiva Stories of Surrender che racconta i suoi spettacoli teatrali basati sulla sua autobiografia è stato molto chiaro e preciso: “Credo che in America ci sia un solo Boss”.

Poi è entrato nel dettaglio della questione: “Voglio dire solo due cose. La prima: essere accostato a Bruce e Beyoncé è un onore. Suonerei il tamburello in una band con loro. Secondo: nè io nè gli U2 siamo mai stati pagati per fare concerti a favore di nessun candidato o partito politico. Non è mai successo”.

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