AC/DC, Angus Young: "Eric Clapton è uno dei chitarristi più sopravvalutati di sempre"

Bastano un paio di note per riconoscere un riff di Angus Young. Pochi artisti sono riusciti a raggiungere una riconoscibilità tale. Magari le sue composizioni possono sembrare simili tra loro e non troppo complessi, ma riesce come pochi altri a distinguersi tra milioni di chitarristi e offrire uno scorcio di originalità che istantaneamente si connette al pubblico. È proprio questo che ha reso gli AC/DC una band senza tempo.

“Sono veramente stanco di sentire le persone dire che abbiamo fatto 11 album che suonano esattamente identici. Infatti, abbiamo fatto 12 album che suonano esattamente identici!” scherzò una volta Angus. Ma l’ovvia difesa sta nel fatto che ogni disco suona esattamente come gli AC/DC e nessun altro. “Siamo un gruppo rock. Siamo rumorosi, chiassosi, dirompenti e strani” ha aggiunto il chitarrista della band australiana che però sembra avere un problema con gli altri chitarristi, con coloro che si ripetono e non riescono ad andare oltre al "copiare sempre lo stesso vecchio blues". Secondo Angus Eric Clapton risiede proprio in questa categoria, e avrebbe goduto di grandi lodi per troppo tempo:

L’ex componente dei Cream è stato introdotto nella Rock and Roll Hall Of Fame per tre volte e acclamato come uno dei migliori chitarristi della storia. Nel passato, in tutta Londra veniva scritto sui muri “Clapton is God”. Ma è difficile ignorare la critica di Young: “Clapton mette solo insieme pezzi che ha preso da altre persone, come BB King e altri bluesman, e li incastra in una sorta di mix.”

Inoltre, ha aggiunto che a suo dire anche il suo modo di scrivere non sarebbe granché. “L’unico bell’album che ha mai fatto è Blues Breaker, che ha fatto con John Mayal e un paio di pezzi con i Cream. Ci ha praticamente costruito una reputazione sopra. Non ho mai capito perché ci fosse tanto interesse intorno a Clapton sin da subito.”