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Red Hot Chili Peppers: in lavorazione ufficiale il biopic dedicato alla storia di Anthony Kiedis
La Universal Picture ha opzionato i diritti dell'autobiografia del 2004 Scar Tissue
Anthony Kiedis ha avuto una vita da rockstar prima di diventare una rockstar, con una adolescenza trasgressiva passata a Hollywood insieme al padre John Michael Kiedis, attore di telefilm con il nome di Blackie Dammett amico (e spacciatore) delle star. È stato lui a dodici anni a chiedere alla madre, con cui è cresciuto a Grand Rapids in Michigan di trasferirsi a Los Angeles per vivere con il padre. “I viaggi in California erano i momenti più belli della mia vita” ha detto del padre, che è diventato il suo idolo. Blackie Dammett lo fa recitare nel film F.I.S.T. del 1978 nel ruolo del figlio di Sylvester Stallone, ma gli fa anche provare le droghe per la prima volta (si dice che abbia provato l’eroina a 14 anni per sbaglio, scambiandola per cocaina). Quando entra alla Fairfax High School, dove incontra Flea e Hillel Slovak, è un ribelle disadattato cresciuto in un mondo irreale in cerca di una identità, trova la musica forma i Red Hot Chili Peppers la cui fusione di rock e funk gli permette di raccontare le sue storie in forma di rap.
Diventa una rockstar e si porta dietro tutte le cicatrici dell’infanzia, le dipendenze e il dolore per la perdita di Hillel Slovak a cui dedica la sua canzone più intensa, Under the Bridge pubblicata sull’album Blood Sugar Sex Magik del 1991. Anthony Kiedis ha raccontato tutto nel dettaglio nel 2004 nella bellissima autobiografia Scar Tissue, che potrebbe diventare presto un film.