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Bruce Springsteen svela qual è "la più bella canzone d'amore" che abbia mai scritto

Il Boss: "è una dichiarazione d’amore al rock’n’roll visto come strumento di libertà e riscatto sociale"

Bruce Springsteen svela qual è "la più bella canzone d'amore" che abbia mai scritto

22/11/2023

Nel 1973, quando entra in studio per registrare il secondo album The Wild The Innocent and the E Street Shuffle, Bruce Springsteen ha già scritto quella che ha definito “La canzone d’amore migliore che abbia mai scritto”. È Rosalita (Come Out Tonight) una delle sue prime storie di vita vissuta ai margini del sogno americano, incendiata dalla passione per il rock, e resa unica e indimenticabile dalla forza dell’amore giovanile.

Bruce racconta sé stesso e trasforma i suoi giorni e le sue notti sulle strade del Jersey Shore in un racconto collettivo, scrivendo canzoni come sceneggiature di film e interpretandole sul palco con la sua E Street Band come se fosse l’ultima occasione per realizzare il suo sogno. Rosalita è una dichiarazione d’amore al rock’n’roll visto come strumento di libertà e riscatto sociale, in cui Bruce racconta probabilmente una delle relazioni più importanti della sua vita, quella con Diane Lozito, una ragazza che con nomi diversi ha ispirato molte figure femminili delle prime canzoni di Springsteen, da Sandy di 4th of July Asbury Park a Crazy Janey di Spirit in the Night.

È una canzone in cui Bruce inquadra uno dei temi principali della sua scrittura, la fuga, l’allontanarsi dalla quotidianità senza futuro del Jersey Shore e dalla decadenza di Asbury Park per riuscire a determinare la propria vita, che esprime in modo completo in due dei suoi brani più famosi, Thunder Road e Born to Run. Ma è anche il racconto del suo amore per Diane che incontra nel 1971 (lei si è appena diplomata ed è andata a vedere un suo concerto con il fidanzato Billy) e con cui inizia una relazione. Volevano andare a vivere insieme, Diane le presenta sua madre che si oppone alla loro relazione perché aveva divorziato dal padre musicista. In uno dei suoi quaderni Bruce scrive una frase che diventerà una strofa di Rosalita: “Ho capito tua madre, non le piaccio perché suono in una band rock’n’roll”.

Bruce e Diane stanno insieme nonostante le obiezioni della famiglia, lui conosce anche la nonna di Diane, Rosa (da cui si dice abbia preso il titolo del brano) e scrive per lei sette minuti di gloria e passione rock’n’roll, una canzone travolgente in cui racconta la firma del suo contratto discografico con la Columbia Records (“L’etichetta mi ha dato un bell’anticipo”), la voglia di scappare (“La mia macchina è là fuori bloccata nel fango da qualche parte nelle paludi del Jersey ma Rosie resisti, stai sveglia tutta la notte perché sto arrivando e appena arriverà la luce del mattino ti stringerò fra le braccia”) e il suo riscatto personale: “È la mia risposta a tutti quelli che non contano su di te, ti deludono o pensano che tu non sia abbastanza bravo” ha detto Bruce.

La storia d’amore con Diane finisce nel 1975 e lascia un segno indelebile in Bruce, come tutti gli amori giovanili che restano per sempre. Dal gennaio 1974, Rosalita chiude tutti i concerti di Springsteen e la E Street Band, viene esclusa per la prima volta durante il tour di Born in the Usa del 1984-1985 e poi torna spesso a partire dal Magic Tour del 2007. Il 15 Dicembre 1978 durante un concerto al Winterland di San Francisco, Springsteen presenta Rosalita con queste parole: “La prossima canzone è la canzone più triste che suoneremo stasera. Una volta non ero l’inutile e vuota ombra d’uomo che sono ora. Ero innamorato. Avevo una ragazza. Poi lei se n’è andata. E da quel giorno l’ho cercata, ho iniziato una grande caccia mascherata da tournée. Perciò se questa sera sei qui: Rosie, ritorna!”.

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