Matthew Perry, pubblicati gli esami tossicologici: "la morte non è stata causata da un’overdose"

La morte di Matthew Perry non è stata causata da un’overdose di metamfetamine o fentanyl. Questi sono i primi risultati emersi dai test tossicologici effettuati sul corpo dell'attore scomparso lo scorso 28 ottobre all'età di 54 anni. 

Lo scorso primo novembre è stato dichiarato che non non erano state trovate tracce di droga nel sistema circolatorio della star di Friends al momento della morte. Ma gli inquirenti hanno dichiarato che ulteriori esami e accertamenti sono attualmente in corso dopo aver definito i risultati del primo esame sono stati dichiarati “inconclusivi”.

In un’intervista rilasciata alla CBS, i co-creatori della serie Friends Marta Kauffman e David Crane hanno parlato del loro shock per la morte di Perry, descrivendola come “ingiusta”: “Era felice e allegro” ha detto la Kauffman, “Non sembrava appesantito da niente. Era in un buon momento della sua vita, e questo mi sembra davvero ingiusto”.

“La prima cosa che avrei voluto fare sarebbe stata scrivergli", ha aggiunto il regista, "Poi è arrivata la tristezza. Tanta tristezza. È difficile da accettare. Un minuto prima era qui felice e poi puf. Ed era in grado di fare del bene al mondo. Davvero del bene"

Facendo riferimenti ai precedenti problemi di tossicodipendenza di Matthew Perry, la regista Marta Kauffman ha aggiunto: “Sembrava stare meglio di quanto non lo avessi mai visto. Ed ero molto contenta di questo. Emotivamente era in un buon momento. Sembrava stare bene. Aveva smesso di fumare. Era sobrio. Aveva imparato tanto e soprattutto aveva imparato di voler aiutare gli altri tossicodipendenti, e questo gli dava uno scopo nella vita”.

La scorsa settimana Jennifer Aniston, Courtney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc e David Schwimmer hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto per rendere omaggio al loro collega, dicendo di essere “assolutamente devastati dalla perdita”.