Rock News
25/07/2024
Come hanno fatto gli Iron Maiden a trovare Bruce Dickinson per sostituire Paul Di’Anno nel 1981?
Prendere Dickinson, la cui voce dinamica ha portato il gruppo inglese nell'olimpo dei grandi, è stata una delle più significative mosse della storia del metal.
L’esatta motivazione dell'uscita di Paul Di’Anno dai Maiden non è mai stata spiegata o raccontata con esattezza ma è piuttosto chiaro che una serie di fattori abbiano portato la band a optare per la sostituzione del cantante dopo i primi due album, Iron Maiden del 1980 e Killers del 1981.
Il bassista e fondatore Steve Harris disse in un’intervista del 1981: “I primi due album erano composti da canzoni scritte nei quattro anni precedenti al nostro esordio discografico. Penso che probabilmente fossero più interessanti le canzoni che la voce di Paul. Pensavo che Paul avesse una bellissima voce, ma non c’era modo di poter andare avanti con lui perché non voleva andare in tour”.
Si dice anche che la bassa qualità delle performance live sia stata un altro fattore determinante nella sostituzione del frontman: “Dovevamo fare un cambiamento. Se non lo avessimo fatto, penso che la band si sarebbe sciolta o qualcosa del genere. Non penso che i Maiden sarebbero ancora qui se Paul fosse rimasto” disse Harris nell’81.
Paul Di’Anno ha avuto grandi problemi legati soprattutto al suo utilizzo della cocaina che passò da “non così tanto come dicono molte persone” a un utilizzo “non-stop”: “Non li biasimo per essersi liberati di me. Ovviamente la band era la figlia di Steve, ma mi sarebbe piaciuto poter contribuire di più. Ho dato sempre meno. Alla fine non potevo più dare il 100% ai Maiden e non era giusto per la band, i fan o me stesso”.
Il cantante ha anche detto che l'album Killers, che ha visto abbandonare l’energia punk dei Maiden in favore dell’heavy metal “non ha avuto su di me un impatto come il primo album”.
Dal 1979 e fino al 1981 Bruce Dickinson è stato il frontman dei Samson, una band New Wave della scena inglese dell’heavy metal fondata a Londra, con uno stile hard rock/proto-metal tipico di quel momento, cantando negli album “Head On” del 1980 e “Shock Tactics” del 1981.
Al tempo Dickinson si faceva chiamare “Bruce Bruce”. Fargli mollare questo soprannome è stata solo una delle molte sagge idee che il manager Rod Smallwood ha avuto negli anni.
Il cantante aveva visto gli Iron Maiden nel 1980 quando la band aveva aperto ai Samson, impressionandolo molto. A quanto pare anche i Maiden ebbero la stessa reazione incontrando Dickinson. Un anno dopo, i due gruppi hanno suonato al Festival di Reading, dove Smallwood entrò in scena.
“Durante un cambio palco, all'interno dell'hospitality e circondati da stand con la birra, c’era un grosso palo con delle luci bianche in cima. Io ero in un angolo a bere birra e Rod Smallwood si avvicinò dicendo ‘Andiamo in un posto dove possiamo parlare.’ Uscimmo fuori e andammo proprio sotto al palo, al centro dell’area backstage, dove tutti potevano vederci. Ero sicuro che stesse architettando qualcosa” ha raccontato Bruce Dickinson nella sua autobiografia del 2017.
I due tornarono all’hotel di Smallwood poco dopo, dove il manager gli offrì la possibilità di un’audizione per gli Iron Maiden. Il 26 settembre del 1981 Bruce Dickinson entrò ufficialmente a far parte degli Iron Maiden. Il mese dopo fece il suo debutto sul palco con la band a Bologna.
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