Rock News
09/11/2024
Quando era bambino, ogni volta che entrava nella sala da pranzo della sua casa di Gentoofte in Daminarca, Lars Ulrich vedeva appeso al muro un’opera originale di Andy Warhol, una stampa della serie Space Fruit creata dall’artista a partire dal 1979: Apples, tre mele rosse su un piatto azzurro.
Rappresentavano lui, sua madre Lone e suo padre, il tennista Torben Ulrich. Quando i suoi genitori divorziano, la stampa (di cui esistono 150 copie) è stata venduta, ma Lars Ulrich non l’ha mai dimenticata e appena ha iniziato a guadagnare abbastanza con i Metallica, che ha formato nel 1981 dopo aver abbandonato l’idea di diventare anche lui tennista, l’ha cercata dappertutto e l’ha ricomprata. È stato il suo ingresso nel mondo dell’arte contemporanea, il primo pezzo di una collezione di grande valore.
«Alla fine degli anni 80 e nei primi anni 90 passavo molto tempo in viaggio, in aereo e sul tour bus e ho iniziato a leggere riviste d’arte, cataloghi, a conoscere le case d’aste come Sotheby’s e Christie’s» ha raccontato Lars Ulrich. «Nei due anni successivi ho cominciato a comprare qualcosa, lentamente». Ha iniziato con le opere dei nomi fondamentali della pittura contemporanea come l’olandese Karen Appel, il danese Asger Jorn e il movimento d’vanaguardia CO.BR.A nato a Copenaghen, Bruxelles ed Amsterdam dal 1948 al 1951. Poi sono passato ad artisti più underground come Jeab Dubuffet» ha detto parlando del fondatore del movimento Art Brut. La sua opera più importante è stata possedere un autoritratto di Jean-Michel Basquiat, che nel 2002 ha venduto all’asta da Christie’s per la cifra di oltre nove milioni di sterline.
«Molti musicisti rock sentono una speciale connessione con Jean-Michel Basquiat per la sua storia personale, era un vero ribelle» ha spiegato Lars Urich, dicendo che anche Adam Clayton degli U2 e Lenny Kravitz possiedono un quadro del pittore newyorkese morto a soli 28 anni nel 1988, «Ma quello che interessa di più della storia personale degli artisti è il loro gesto artistico, il momento creativo. Mi piacciono quegli artisti innovativi o radicali che riescono a preservare quella autenticità e a non diventare istituzionali. È simile a quello che cerchiamo di fare da sempre con i Metallica: restare fedeli alla creatività del momento».
Rock News