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Robert Plant pensò di dire addio alla musica per fare l'insegnante: "Volevo liberarmi di tutto. La celebrità non significava nulla per me"

Redazione Virgin Radio

Il frontman dei Led Zeppelin ha raccontato il difficile momento dopo la morte del figlio Karac e la scomparsa di John Bonham

Robert Plant, il cantante dei Led Zeppelin e simbolo della figura sovrumana della rockstar tipica degli anni 70 ha raccontato un retroscena molto personale sul momento più difficile e drammatico della sua vita, la tragica morte di suo figlio Karac nel 1977. Robert Plant era in America con i Led Zeppelin per una data al Louisiana Superdome di New Orleans ed è volato a casa per stare con la sua famiglia, cancellando quello che sarà l’ultimo tour della band in America (l’ultimo concerto è quello del 24 luglio a Oakland). “Non è stato facile considerando l’isteria che c’era intorno alle rock band negli anni 70” ha detto Robert Plant, “Non desideravo altro che tornare ad una vita normale”. Il rapporto con la moglie Maureen Wilson è forte anche l’amicizia con il batterista John Bonham: “John e sua moglie Pat ci hanno aiutato moltissimo a superare il momento”. I Led Zeppelin tornano in studio a Stoccolma in Svezia nel novembre 1978 per registrare l’album In Through the Out Door, che esce nell’agosto 1979 e arriva al numero uno in America e in Inghilterra.

Nell’agosto 1979 la band fa due concerti a Copenhagen poi due serate leggendarie a Knebworth e un breve tour europeo ma mentre si prepara a tornare in America, il 25 settembre durante le prove a Old Mill House, la casa di Jimmy Page a Windsor, John Bonham muore per intossicazione da alcol. Un secondo colpo durissimo per Robert Plant, che dopo l’uscita di CODA, una raccolta di inediti e outtakes, decide di sciogliere i Led Zeppelin.

Il caos e la vanità della vita da celebrità non significavano più niente per me” ha detto, “Volevo fare qualcosa di più onesto e importante, e volevo mettere via l’ego e nasconderlo in un armadio. Tutti gli artisti e gli intrattenitori sono persone insicure, cercano la gloria per compensare la loro debolezza. Volevo liberarmi da tutto.”

Robert Plant pensa di mollare la musica e diventare un professore: “Ci ho pensato seriamente e ancora oggi mi piace l’idea. Ogni tanto sono andato con Alison Krauss a prendere suo figlio Sam a scuola e mi ha affascinato sentire il rumore e le grida di gioia dei ragazzi in classe”. Robert Plant è un grande appassionato di storia e letteratura britannica, che ha usato come riferimento in molte canzoni dei Led Zeppelin, dalla mitologia vichinga in Immigrant Song ai libri di J.R.R Tolkien in Ramble On, e non ha dubbi sulle materie che vorrebbe insegnare: “Ho cinque nipoti e tutti si meravigliano della mia follia, adoro raccontare grandi storie del passato. Battaglie, guerrieri, tradizioni: sono capace di mandare a dormire tutti in due secondi durante un viaggio sul tour bus”.

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