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Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis: "Il ricordo più bello e il momento più doloroso vissuto insieme alla band"

Redazione Virgin Radio

Il frontman della band californiana racconta gli alti e bassi vissuti con i suoi compagni durante 40 anni di vita per la musica

Anthony Kiedis ha raccontato i momenti più alti e bassi nella carriera dei Red Hot Chili Pepper, la band che ha fondato nel 1983 con il suo amico Michael Balzary detto Flea e in cui ha vissuto tutta la sua esistenza da rockstar.

Eccessi, successo, droga, dolore e follia e una identità di band che ha sempre funzionato come una famiglia, trasgressiva ma profondamente sensibile nel creare un suono intorno all’intesa umana tra i personaggi fuori dal comune che la formano. Per questo, ricordando i due opposti nella storia dei Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis non ha potuto fare altro che parlare dei suoi amici: “Il momento peggiore è stato sicuramente la morte di Hillel Slovak” ha detto riferendosi al primo chitarrista della band, morto di overdose il 25 giugno 1988, dopo l’uscita del terzo album The Uplift Mofo Party PlanNon c’è niente di peggio che perdere il tuo migliore amico quando hai 20 anni. Hillel era una delle persone più talentuose e piene di amore sulla faccia della terra. L’unica cosa positiva è il fatto di aver passato undici anni fantastici insieme a lui”.

Hillel Slovak, nato a Haifa in Israele e cresciuto a Los Angeles è un compagno di scuola di Anthony Kiedis e Flea della Fairfax High School, e suonava in una band chiamata prima Chain Reaction e poi Anthem insieme a Jack Irons. Nella sua biografia Scar Tissue, Anthony Kiedis ha raccontato il suo primo incontro con lui: “Sapeva tantissime cose di musica, era un grande artista visivo e aveva una presenza e una calma interiore incredibilmente affascinante”.

Lo stile di vita rock e la tentazione dell’eroina portano i due amici al limite, Kiedis riesce a salvarsi, Hillel Slovak torna a casa durante il tour europeo del 1988 (sostituito da DeWayne McKnight dei Parliament-Funkadelic), si isola nel suo appartamento a Hollywood dove viene trovato morto di overdose a soli 26 anni. Anthony Kiedis gli dedica la canzone più intensa e personale dei Red Hot Chili Peppers, Under the Bridge dall’album Blood Sugar Sex Magik che lancia la band al successo mondiale nel 1991, Flea lo ricorda dicendo: “È stata una enorme influenza per me, se non fosse per lui non avrei mai iniziato a suonare il basso. Hillel è sempre con me e il mio amore per lui cresce sempre più forte”.

L'evento più bello nella storia dei Red Hot Chili Peppers, per Anthony Kiedis sé legato al chitarrista che ha sostituito Hillel Slovak, John Frusciante entrato nella band a soli 19 anni e diventato un fratello per Chad Smith, Flea e Anthony Kiedis, oltre che l’elemento imprescindibile del loro suono: “Scegliere il momento migliore è come scegliere tra i tuoi tre figli quello a cui vuoi più bene. Ma non ho dubbi: è l’estate del 1997 quando John Frusciante è tornato per la prima volta nella band. Non ci parlavamo da cinque anni. Ci siamo perdonati l’uno con l’altro è stato un momento bellissimo e indimenticabile”.   

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