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Metallica, Lars Ulrich svela quali sono i brani che preferisce suonare in concerto: "ogni sera saranno sempre diversi"

Redazione Virgin Radio

Il batterista: "Non faremo mai una copia della versioni che puoi sentire sull’album"

I Metallica sono pronti a tornare in tour per lanciare il nuovo album 72 Seasons in uscita il 14 aprile. Un album che secondo quanto hanno scritto i critici americani, segna il ritorno alla potenza trash metal degli esordi ma con la consapevolezza di una band con oltre 40 anni di carriera alle spalle: «Riuscire a superare indenni le prime 72 stagioni della vita sarà anche stata una tortura per i Metallica, ma ora hanno capito che sono sopravvissuti all’apocalisse per condividere la propria saggezza» ha scritto la rivista Rolling Stone.

Il tour mondiale dei Metallica parte da Amsterdam il 27 aprile e passa da Parigi, Amburgo e Goteborg prima di andare negli Stati Uniti, tornare a Monaco, Helsinki, Copanhagen, Varsavia e Madrid, poi ancora America e Canada e chiudere a Città del Messico il 29 settembre 2024. Due date in ogni città (a Città del Messico sono quattro) con band di supporto diverse ogni sera, tra cui Five Finger Death Punch, Pantera e Mammoth WVH.

Mentre la band prepara la scaletta dei nuovi concerti, Lars Ulrich ha fatto una lunga intervista con il programma radiofonico Mandatory Metallica su Sirius XM in cui ha raccontato quali sono i suoi pezzi preferiti dei Metallica da suonare dal vivo: «Ce ne sono diversi, ma Sad But True è sicuramente uno di quelli che mi piace di più. Adoro l’atmosfera, il tipo di ritmo e in generale la sua ampiezza. È una di quelle canzoni fatte apposta per me, che riesco a suonare in modo diverso ogni sera. Nel nostro repertorio ci sono pezzi con una struttura piuttosto rigida e altri che sono molto più liberi, quasi al limite dell’improvvisazione. Sad But True sta dalla parte della libertà, posso cambiare tutto ogni volta».

Nella lista del batterista dei Metallica c’è anche Welcome Home (Sanitarium), quarto brano da un album che è diventato un classico dell’era trash metal della band, Master of Puppets del 1986: «Non credo di averla mai suonata due volte nello stesso modo» ha detto Lars Ulrich. Anche il chitarrista Kirk Hammett ha parlato recentemente della passione per l’improvvisazione e la libertà creativa che spinge la band ad andare avanti e a costruire ancora la propria leggenda, entrando nelle strutture complesse e travolgenti delle canzoni dei Metallica, ma provando allo stesso tempo a cambiarle ogni sera: «Quando compri un biglietto per un concerto dei Metallica, sai che sentirai versioni nuove e diverse di ogni canzone. Non faremo mai una copia della versione che puoi sentire sull’album».

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