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Ozzy Osbourne: tutte le follie fatte in tour dal Principe delle Tenebre

Redazione Virgin Radio

Dalla testa del pipistrello alle formiche sniffate in piscina fino alla sfida con David Lee Roth a chi si drogava di più

Ozzy Osbourne è stato un outsider che ha trovato sé stesso sul palco, un ribelle che dopo aver ascoltato i Beatles a 14 anni ha deciso “di diventare una rockstar per il resto della mia vita”, un figlio della working class nella Birmingham operaia del dopoguerra che ha scoperto nel rock la libertà di espressione, la gloria del successo e la trasgressione, diventando un’icona.

Ozzy ha sempre avuto bisogno di andare in tour per condividere la sua oscurità con il pubblico, mettere la sua personalità e il suo unico strumento, la voce, al centro del palco e vivere al massimo perché come ha detto i una delle sue celebri dichiarazioni: “Non so fare nulla con moderazione”. Mentre attraversava con la sua espressione folle da Madman quasi cinquanta anni di carriera con i Black Sabbath e come solista, Ozzy non si è mai preso sul serio, non ha voluto fare altro che portare divertimento al pubblico e creare uno spettacolo indimenticabile.

Mentre faceva tutto questo, ha regalato anche alcuni dei momenti più folli nella storia del rock, dalla sfida con David Lee Roth prima di un concerto in Alabama nel 1978 con i Van Halen come gruppo di spalla  (“Vediamo chi riesce a sniffare più cocaina senza morire”) in cui Ozzy sconfigge il cantante dei Van Halen che si arrende alle nove del mattino ma sparisce fino al giorno dopo e viene dato per disperso dalla band fino a quando non ricompare nella hall del loro hotel salutato dal coro della sua crew “Ozzy è vivo!”, alla amicizia assurda affogata nell’alcol con l’attore nano John Edward Allen, che ha recitato a Broadway e nel capolavoro di Ridley Scott, Blade Runner.

Ozzy Osbourne lo porta in tour con sé dal 1981 al 1983, lo ribattezza “Ronnieper prendere in giro Ronnie James Dio che ha preso il suo posto nei Black Sabbath, è affascinato dall’idea di inserire un nano nei suoi spettacoli dal vivo ma finisce per precipitare con lui nel delirio alcolico: “Era sempre ubriaco e sempre in ritardo” ha raccontato Ozzy, “Non lo sopportavo più, e una volta l’ho gettato nel portabagagli del tour bus e l’ho chiuso dentro. Qualcuno ha cercato di fermarmi e io ho gridato: è il mio nano e ci faccio quello che mi pare. Ronnie da sotto i bagagli ha risposto: ha ragione, sono il suo nano.”

Una volta, durante una sosta del tour bus ha fatto uno scherzo tremendo al batterista Bill Ward: “Ci siamo fermati per fare i nostri bisogni, io ho trovato una bomboletta di vernice spray e gli ho spruzzato le parti intime colorandole di blu. Siamo morti dal ridere, poi Bill ha cominciato a gridare dal dolore e rotolarsi per terra, ho guardato la bomboletta e c’era scritto: “altamente tossico, non avvicinare alla pelle”. L’ho avvelenato” ha detto Ozzy. Nell’elenco di follie c’è anche la scena raccontato anche nel biopic dei Motley Crue The Dirt, quando Ozzy ha sconvolto Tommy Lee e gli altri membri di una delle band più trasgressive del rock americano sniffando una fila di formiche direttamente dal pavimento, a bordo piscina di un hotel in Florida.

E poi c’è il suo rapporto speciale con gli animali: “So bene che nessuno si ricorderà di me per quello che ho fatto nella musica” ha detto una volta Ozzy, “Sulla mia tomba ci sarà scritto: qui giace il pazzo che ha staccato la testa ad un pipistrello a morsi”. L’incidente più famoso nella storia del rock avviene a Veterans Memorial Auditorium di Des Moines, Iowa il 20 gennaio 1982 quando un fan più folle di lui, il diciassettenne Mark Neal lancia sul palco un pipistrello (che secondo lui era morto) e lui lo morde davanti a 5000 persone pensando che sia di plastica e finisce il concerto in ospedale con una vaccinazione contro la rabbia. Non era la prima volta: nel 1981 Ozzy si è presentato ad una riunione con la sua casa discografica, CBS, portandosi dietro delle colombe bianche da liberare in segno di pace. Una mossa teatrale che non finisce bene: Ozzy, completamente fatto, stacca la testa di due colombe - “C’era qualcuno delle pubbliche relazioni che continuava a parlare e mi dava fastidio” ha raccontato Ozzy, “Così ho pensato ad un modo per farli smettere. Ha funzionato”.  

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