Rock News
31/03/2025
Angus Young, il fenomenale chitarrista degli AC/DC che ha fondato con suo fratello Malcolm ha detto una volta: «Non si può certo negare che gli assoli di maestri come Eric Clapton o Edward Van Halen abbiano influenzato generazioni di chitarristi, ma per me la parte ritmica di una canzone rock è molto più potente e importante per una band». Gli AC/DC hanno portato la semplicità del rock’n’roll di Chuck Berry e l’espressività del blues di Buddy Guy ad un livello superiore, aggiungendo potenza, volume ed elettricità e creando un suono che ha conquistato il mondo. Ma Angus Young ha sempre sostenuto che la vera grandezza della sua band fossero le basi di chitarra ritmica, create principalmente da suo fratello Malcolm: «Chiunque può fare quello che faccio io e tirare fuori dei grandi assoli» ha detto, «Ma pochi riescono a fare una vera, solida e potente base ritmica ed essere davvero hard rock». Le canzoni degli AC/DC possono avere una struttura semplice (scale pentatoniche, “power chords”, tempo rigorosamente in 4/4), ma non sono per niente facili da suonare.
Secondo le analisi tecniche fatte da diversi insegnanti di chitarra, la caratteristica che rende unico lo stile di Angus Young è il fraseggio. Dai primi brani come Riff Raff pubblicata sull’album Powerage del 1978 fino al pezzo più travolgente degli AC/DC, Thunderstruck dall’album Razor’s Edge del 1990, il problema non sono le note ma il modo in cui vengono suonate.
Suonare una canzone degli AC/DC può quindi essere facile, ma suonarla come gli AC/DC è praticamente impossibile. L’elenco delle ragioni è piuttosto lungo: il dinamismo della mano destra di Malcolm, i passaggi veloci e le scale pentatoniche senza mai una nota di troppo di Angus e la totale assenza di effetti, pedali e trick vari, ad eccezione di un po’ di riverbero e poi la combinazione unica tra due fratelli completamente dedicati ad esplorare le possibilità elettriche della chitarra Gibson SG di Angus e delle Gretsch di Malcolm, tra cui la sua leggendaria Gretsch Jet Firebird del 1963 soprannominata The Beast. «Tutto quello che facciamo lo facciamo in due, io e Malcolm e lui è capace di fare degli assoli anche più veloci dei miei» ha detto Angus, «Il nostro è puro rock’n’roll: più una canzone è semplice meglio è, perché è più vicina alle persone là fuori».
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