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Slash: "Ecco come ho scritto il riff di Sweet Child O' Mine. All'inizio non mi piaceva..."

Il chitarrista ha ricordato il momento esatto della scrittura del leggendario brano

È uno dei riff di chitarra più famosi nella storia del rock, ma secondo il suo creatore è nato quasi per caso. È quello che ha raccontato Slash a proposito dell’intro di Sweet Child O' Mine, terzo singolo (e unica numero uno in classifica in America) estratto da Appetite For Destruction e fatto esplodere la band nel mondo.

L’album che con 30 milioni di copie vendute dal 1987 ad oggi ha lanciato la band di Axl Rose, Slash, Duff McKagan, Izzy Stradlin e Steve Adler al successo in tutto il mondo. Una sequenza circolare di note che è entrata nell’elenco dei migliori riff della storia insieme a Back in Black degli AC/DC, Paranoid dei Black Sabbath e Johnny B. Goode di Chuck Berry, unico brano (insieme a Learn to Fly dei Foo Fighters) uscito dopo il 1980.

Eppure, a Slash il riff di Sweet Child O’ Mine non è mai piaciuto: «Mi sembrava un pezzo troppo sdolcinato, una buffonata» ha detto, «Noi eravamo una band più grezza e cattiva, avevamo singoli come Paradise City e Welcome to the Jungle. Secondo me Sweet Child O’ Mine era una ballad che non aveva niente a che fare con noi. Invece è diventata la canzone più grande della nostra carriera».

La prima numero uno in classifica dei Guns N' Roses è il prodotto della vita trasgressiva ed esagerata della band agli esordi, quando vivevano tutti insieme in una casa soprannominata Hellhouse, suonando ogni notte nei locali del Sunset Boulevard.«La casa era distrutta, non c’erano mobili e stavamo seduti per terra a suonare» ha raccontato Slash, «Io ho iniziato a fare un esercizio per scaldare le dita, Izzy ha aggiunto qualche accordo, mentre Duff e Steve hanno aggiunto una base ritmica. Nel giro di un’ora il mio esercizio era diventato qualcos’altro». Axl Rose è nella stanza al piano di sopra. Qualche giorno dopo, durante una prova in studio, chiede a Slash e Izzy di suonare quel pezzo che ha sentito a casa: «A quel punto ci siamo resi conto che aveva già scritto un testo» ha raccontato Slash.

Axl Rose ha detto di aver preso ispirazione dall’immaginario fuorilegge dei Lynyrd Skynyrd e di aver scritto il testo per la fidanzata Erin Everly (figlia di Don Everly degli Everly Brothers). Quando entrano in studio per registrare un demo, uno dei produttori Spencer Proffer suggerisce di aggiungere una sezione finale, la band è d’accordo ma Axl non ha un testo pronto e mentre ascolta la registrazione in cuffia ripete nel microfono: “where do we go now?” (come andiamo avanti?). Proffer gli dice: «Canta questo» e grazie anche ad un assolo devastante di Slash, Sweet Child O’ Mine ha una delle sezioni finali più travolgenti e indimenticabili di sempre.

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