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Rock News

Matt Bellamy è un grande fan dei Rage Against The Machine: "All'ultimo loro concerto che ho visto Tom Morello mi ha salutato dal palco. E' stato fantastico"

Redazione Virgin Radio

Il frontman dei Muse ha dichiarato che deve anche ai RATM il merito della crescita live della sua band

Anche le rockstar sono fan di altri grandi musicisti. È così anche per Matt Bellamy dei Muse che, recentemente, è andato a vedere ben due concerti reunion dei suoi amati Rage Against the Machine prima che la band sospendesse il tour. E, ad uno di questi, è stato anche notato da Tom Morello, che gli ha fatto un saluto dal palco.

È quanto raccontato da Bellamy stesso, nel corso di un’intervista con Zane Lowe per Apple Music dedicata all’uscita del nuovo album dei Muse, Will Of The People. Parlando di quanto sia fondamentale, per un performer, assistere a più concerti possibili per essere un artista di alto livello sul palco e Matt si è lasciato andare al racconto di questo aneddoto da vero fan.

“Abbiamo imparato dai migliori, secondo me. Ho visto i Rage Against the Machine quindici volte. Li ho visti due volte solo questo fine settimana. È stato incredibile. Ho anche avuto un'occhiata di intesa da Morello. Ero davvero felice. Mi ha fatto un piccolo saluto, perché i nostri posti erano a lato del palco. Stava suonando Calm Like a Bomb, e penso che sapesse che è la mia canzone preferita, e io ero tipo ‘Evvai!’. E lui mi ha fatto un cenno. Io subito: 'Tom Morello mi ha salutato!'”.

Bellamy è andato più a fondo nello spiegare quanto sia stato influenzato dai Rage Against The Machine: “Ho imparato a vedere le cose da prospettive diverse, da fan della band”. Più avanti, nella stessa intervista, Matt ha citato altri due grandi gruppi che hanno fortemente influito sulle performance live della band: Red Hot Chili Peppers e Foo Fighters. Aprire per questi grandi artisti, nei primi anni di attività dei Muse, ha fatto sì che la band assumesse un approccio più pesante e forte al proprio stare sul palco. “Penso davvero che questo abbia effettivamente cambiato il modo in cui suoniamo – ha concluso Bellamy – Prima eravamo più shoegaze, indie, più timidi. E poi, dopo aver visto Flea fare le sue cose e l'energia che sprigiona là fuori, è stato come, sai, 'Dobbiamo alzare il livello del nostro gioco!”.

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