Rock News
28/07/2025
Mentre Roger Waters sta portando sul palco diversi momenti della storia dei Pink Floyd con la scaletta del suo nuovo tour This is Not a Drill in cui ha inserito brani da The Wall, Animals, Wish You Were Here e The Dark Side of the Moon oltre ai suoi brani solisti e a un inedito The Bar., David Gilmour ha riflettuto sull’eredità della band in cui è entrato come chitarrista nel 1967 al posto di Syd Barrett e che ha contribuito a far diventare uno dei gruppi di maggior successo nella storia del rock. «Cos’è l’eredità di una band? Non ne ho idea. L’unica cosa che so è che la nostra musica continuerà ad essere ascoltata e suonata ancora per un po’».
Nei suoi tour solisti, David Gilmour ha attraversato con il suo tocco unico sulla Fender Stratocaster la carriera dei Pink Floyd, tornando anche nell’Anfiteatro romano di Pompei il 7 e 8 luglio 2016 per un concerto nello stesso luogo di una performance leggendaria della band nel 1972. Ma in quella occasione David Gilmour non ha voluto eseguire quello che da sempre considera il suo pezzo preferito dei Pink Floyd, Echoes, la suite che chiude il loro album Meddle del 1971. Il brano fu scelto come apertura dello storico film concerto del 1972: 23 minuti di pura sperimentazione che segnano un passaggio dalla psichedelia alla potenza emotiva che ha reso i Pink Floyd famosi in tutto il mondo, che la band ha sempre eseguito dal vivo tra il 1971 e il 1975.
«Echoes è sempre stata divertente da suonare, anche nei miei tour solisti» ha detto Gilmour che l’ha scelta anche per la scaletta del tour di A Momentary Lapse of Reason del 1989 e poi per il suo tour solista On an Island del 2006. Dopo la morte del tastierista Richard Wright nel 2008, Gilmour ha però deciso di non suonarla più, in omaggio ad uno dei membri fondatori dei Pink Floyd, a un musicista che condivideva con lui la tensione creativa verso una dimensione sinfonica superiore del rock e a un amico a cui era profondamente legato: «Ho sempre visto Echoes come un duetto tra me e Richard» ha detto, «Era un momento davvero eccezionale che non si può e non si deve ripetere adesso che lui non c’è più».
Tra tutte le canzoni dei Pink Floyd, Echoes è quella che David Gilmour ha deciso di non suonare più dal vivo: «C’è qualcosa di estremamente personale ed unico nel modo in cui io e Rick la suonavamo insieme. Non si può prendere un musicista, per quanto bravo, e insegnarglielo. La musica non funziona così».
Rock News