Rock News
10/05/2022
Nel 2002 Dave Grohl torna a sedersi dietro alla batteria dopo dieci anni. I Nirvana si sono sciolti dopo la tragica scomparsa di Kurt Cobain nel 1994, Dave ha ricominciato da zero suonando tutti gli strumenti e registrando in casa i primi brani dei Foo Fighters e poi ha guidato la band prendendosi il centro del palco e il microfono, lasciando la batteria a Taylor Hawkins. Un giorno riceve una chiamata da un amico, Josh Homme dei Queens of the Stone Age
“Ero in studio con i Foo Fighters, stavamo registrando il nostro quarto album ma non suonava bene, non funzionava ed eravamo bloccati. Josh mi ha chiamato e mi ha detto: Amico, ho cacciato il mio batterista e ho due settimane di tempo per finire il disco. Puoi venire a suonare la batteria?” L’album è Songs for the Deaf, il terzo album dei Queens of the Stone Age con cui Josh Homme porta lo stoner rock al successo in tutto il mondo, immergendolo nella psichedelia e nell’hard rock senza sbagliare un ritornello, raccontando un viaggio immaginario in automobile attraverso il deserto californiano da Los Angeles a Joshua Tree, ascoltando la radio.
“Erano una delle mie band preferite” ha detto Dave Grohl, “Facevano l’opposto di quello che facevamo nei Foo Fighters. Noi cercavamo di smorzare tutto “tiriamo un po’ giù il livello dei bassi”, loro invece erano un uragano e dicevano “facciamolo” a tutto”. Il primo singolo è No One Knows, primo singolo dei Queens of the Stone Age ad entrare in classifica in America.
Josh Homme e il produttore Eric Valentine hanno un suono preciso in mente: potente, aggressivo ma molto immediato e secco e vogliono una batteria che colpisca. La soluzione è un trucco degli studi di registrazione piuttosto difficile da realizzare: registrare la batteria e i piatti separatamente. Per farlo, ci vuole un batterista con un senso del ritmo impeccabile e una grande precisione. Dave Grohl è l’uomo giusto ed è capace di suonare in modo perfetto due parti diverse, una con i piatti e una senza e No One Knows diventa il pezzo rock dell’anno. Dave Grohl ripeterà il trucco durante le registrazioni del brano Subterranean nell’album Sonic Highways dei Foo Fighters nel 2014. Il suono della batteria non lo convince e si inventa una soluzione: lui registra i piatti in una sala dello studio e Taylor Hawkins suona la batteria nell’altra.
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