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Quella volta che Taylor Hawkins svelò la sua canzone preferita di sempre: "è la più emozionante che sia mai stata scritta"

Il compianto batterista dei Foo Fighters: "il mio sogno era cantare e avere il look di Roger Taylor e suonare la batteria come Stewart Copeland"

Quella volta che Taylor Hawkins svelò la sua canzone preferita di sempre: "è la più emozionante che sia mai stata scritta"

31/03/2022

I Foo Fighters hanno annullato le date del loro tour mondiale e hanno scritto in un comunicato che questo è il momento di soffrire, guarire, apprezzare la musica e l’abbraccio delle persone che amiamo e il ricordo di Taylor Hawkins, il batterista della band scomparso a soli 50 anni il 25 marzo scorso nella sua stanza d’albergo a Bogotà in Colombia, poche ore prima di salire sul palco del Festival Estèreo Picnic.

Il ricordo di Taylor Hawkins, del suo talento come batterista e cantante (non solo con i Foo Fighters ma anche con i suoi side project The Coattail Riders con cui ha pubblicato tre album tra il 2016 e  il 2019 e la superband NHC formata nel 2020 con Dave Navarro e Chris Chaney dei Jane’s Addiction) passa dalla sua passione per la musica, il suo eclettismo e la varietà della sue influenze, dai Rush ai Genesis, da Siouxsie & The Banshees ai Beatles, fino alle sue band di riferimento, i Queen e i Police:

«Quando ero giovane il mio sogno era cantare e avere il look di Roger Taylor e suonare la batteria come Stewart Copeland» 

In un’intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone nel 2017, Taylor Hawkins parlato delle sue canzoni preferite di tutti i tempi, ha elencato le cinque canzoni «che vorrei aver scritto» e ha stupito scegliendo al primo posto della sua lista The Air That I Breath dei The Hollies band inglese dei primi anni 60 in cui ha esordito Graham Nash prima di trasferirsi in California nel 1968 per formare i Crosby, Stills & Nash, e poi guidata da Tony Hicks e Allan Clarke.

The Air That I Breath, pubblicata nel 1974 nell’album The Hollies è stata scritta da Mike Hazlewood e Albert Hammond (padre di Albert Hammond Jr degli Strokes) che l’ha registrata nel 1972 nel suo album It Never Rains in Southern California. È un classico della canzone pop rock che oltre ad andare al numero due in classifica in Inghilterra e al numero sei in America ha attirato l’attenzione di molti musicisti per la sua melodia e l’arrangiamento raffinato, con orchestra e sezione fiati. Si dice che Eric Clapton abbia detto: «Le prime note di The Air That I Breath sono la musica con più anima che abbia mai sentito».

Taylor Hawkins è rimasto colpito dall’atmosfera del pezzo e dal testo che parla di un amore che arriva all’improvviso e ti aiuta nel momento del bisogno. Albert Hammond l’ha raccontata così: «Ero solo a Los Angeles, lontano dalla mia famiglia e mi sono innamorato perdutamente di una ragazza. Non era la ragazza più bella che avessi mai visto, ma umanamente era la migliore. Era gentile e accogliente e mi ha fatto sentire a casa in un momento in cui non avevo niente, non avevo soldi né un lavoro o un posto dove stare. Ho raccontato questa storia a Mike Hazlewood, lui ha pensato al titolo e insieme abbiamo scritto il testo e la musica».

Secondo Taylor Hawkins, The Air That I Breath è la canzone più emozionante e romantica che sia mai stata scritta, la migliore nella sua lista di brani che avrebbe voluto scrivere dopo Synchronicity dei Police, Pigs in Zen dei Jane’s Addiction, We Will Rock You dei Queen e So Real di Jeff Buckley. I Radiohead hanno usato una progressione di accordi e una melodia simile a The Air That I Breath per scrivere la loro prima hit, Creep del 1992, raggiungendo anche un accordo per la condivisione dei credit e dei guadagni delle vendite con Albert Hammond e Mike Hazlewood. «L’ho scoperto recentemente» ha raccontato Taylor Hawkins, «Il padre del tipo degli Strokes ha fatto causa ai Radiohead per la canzone più bella del mondo».

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