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Slash: "Il riff migliore nella storia dell'hard rock è Sabbath Bloody Sabbath. Tony Iommi è grandioso"
Il chitarrista sostiene che sia il riff di chitarra. realizzato nel 1973, sia il migliore nel rock
Nell’elenco dei dieci riff di chitarra più famosi nella storia del rock, guidato da Back in Black degli AC/DC, Paranoid degli Black Sabbath e dall’origine di tutto, Johnny B. Goode di Chuck Berry, c’è anche quello di Sweet Child O’ Mine dei Guns N' Roses (l’unico pezzo insieme a Seven Nation Army dei White Stripes e Learn to Fly dei Foo Fighters registrato dopo il 1980), eppure quell’intro con la sequenza circolare di note che faceva per scaldarsi durante le prove in studio, a Slash non è mai piaciuto «Mi sembrava un pezzo troppo sdolcinato, una buffonata» ha detto il chitarrista dei Guns N' Roses.
Sweet Child O’Mine è la canzone che ha acceso la scintilla dell’album Appetite for Destruction uno dei dischi di esordio più spettacolari di sempre con 30 milioni di copie vendute dal 1987 ad oggi e fatto esplodere la band nel mondo ma secondo Slash, il riff di chitarra più potente nella storia del rock è stato creato da un altro, Tony Iommi dei Black Sabbath.
«Non c’è mai stato niente di più pesante dell’inizio di Sabbath Bloody Sabbath» ha detto Slash a proposito del brano che apre il quinto album della band di Ozzy, Tony Iommi, Geezer Butler e Bill Ward pubblicato il 1 dicembre 1973. «Il panorama della musica del tempo era molto diverso, poi è arrivato questo disco oscuro che ha creato dal nulla l’immaginario di tutto quello che sarebbe diventato l’heavy metal. È un album che mi ha cambiato la vita» ha detto Slash.
Sabbath Bloody Sabbath è uno dei dischi più oscuri dei Black Sabbath, che iniziano a registrare al termine del lungo tour americano del 72 ai Record Plant Studios di Los Angeles, vivono in una villa di Bel Air ma non riescono a registrare neanche una canzone perché travolti da uno stile di vita al limite («Eravamo dei ragazzi poveri di Birmingham che all’improvviso vivevano al sole della California. Cosa potevamo fare se non bere e drogarci?») e ritrovano sé stessi quando tornano in Inghilterra e affittano il Clearwell Castle nella Foresta di Dean in cui hanno lavorato anche Deep Purple e Led Zeppelin.
Ozzy insegue i fantasmi in giro per il castello, la band si fa degli scherzi sempre più tremendi («Nessuno dormiva più» ha detto Ozzy, «Stavi lì con gli occhi sbarrati aspettando qualcosa che ti avrebbe terrorizzato tutta la notte»), sceglie di registrare nel luogo più sinistro, le prigioni finchè un giorno Tony Iommi tira fuori le prime note di Sabbath Bloody Sabbath. «Dopo un lungo periodo difficile pensavamo di essere finiti come band» ha detto Geezer Butler, «Fino a quando Tony ha creato quel riff». Slash non è l’unico a pensare che sia il migliore di sempre. Gli Anthrax hanno fatto una cover di Sabbath Bloody Sabbath nel 1987 e Brent Hinds dei Mastodon ha detto: «È imbattibile, è il suono del sogno che diventa incubo e del paradiso che diventa inferno».