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I Nirvana negano che lo "smile" sia stato disegnato da Robert Fisher della Geffen: "il copyright appartiene a Kurt Cobain"

L'art director della casa discografica: "voglio solo essere riconosciuto come quello che lo ha disegnato. Non è giusto che i Nirvana dicano che il logo è di Kurt"

I Nirvana negano che lo "smile" sia stato disegnato da Robert Fisher della Geffen: "il copyright appartiene a Kurt Cobain"

28/01/2022

La questione va avanti ormai dal 2018, quando la Nirvana LLC la società fondata da Dave Grohl, Krist Novoselic e Courtney Love per gestire i diritti di immagine dei Nirvana e di Kurt Cobain ha fatto causa allo stilista Marc Jacobs per aver messo in vendita nella sua collezione “Bootleg redix Grunge” una maglietta con il celebre disegno “smiley” dei Nirvana.

E’ la distorsione della faccia sorridente tipica degli anni 80 con le x al posto degli occhi, e la lingua che spunta da un sorriso incerto, disegnata in giallo su sfondo nero sotto al nome della band, diventato un simbolo della musica di Seattle e uno dei loghi più famosi al mondo.

Nel 1992 i Nirvana hanno depositato il marcio dello smiley, con l’intenzione di trasformare quell’elemento estetico in una dichiarazione stilistica underground. Lo smile originale è nato nel 1963 ad opera di Harvey Ball che lo disegna per una compagnia di assicurazioni americana, la State Mutual Life Assurance  ma non ne registra mai il copyright (si dice sia stato pagato 45 dollari), e resta di pubblico dominio fino al 1971 quando l’ex giornalista e copywriter francese di origina algerina Franklin Louframi lo usa per promuovere le buone notizie del quotidiano France Sur e diventa proprietario della licenza. Negli anni ’80 grazie ai giovani imprenditori di Philadelphoia Murray e Bernard Spain nasce la linea di oggetti, tazze, t-shirt e adesivi con la scritta Have a Happy Day, lo smiley entra nella cultura di massa e viene subito adottato dalla sottocultura rave e dalla scena musicale acid house di fine anni ’80. È con questo significato di icona commerciale e allo stesso tempo simbolo di trasgressione e libertà attraverso la musica il consumo di droghe che lo Smiley arriva nelle mani di Kurt Cobain, che lo interpreta seguendo la sua visione del mondo, portandolo negli anni anni ’90 e trasformandolo in un’icona grunge.

Nel 2020 però, Robert Fisher art director della Geffen Records (l’etichetta che pubblica Nevermind nel 1991) ha dichiarato di essere lui l’autore del logo dei Nirvana: «In quanto responsabile di tutte le esigenze grafiche di promozione della band, ha disegnato il logo per fare un favore alla band»  come si legge nella mozione presentata dai suoi avvocati.

Intervistato dal Los Angeles Times, Robert Fisher ha negato di aver presentato la richiesta di riconoscimento del suo diritto d’autore sullo Smiley per ragioni economiche: «È semplice: voglio solo essere riconosciuto come quello che lo ha disegnato. Non è giusto che i Nirvana dicano che il logo è di Kurt». Gli avvocati della Nirvana LLC però hanno respinto la richiesta di Robert Fisher e ribadito che il copyright appartiene a Kurt Cobain: «Nei 30 anni passati da quando il logo è stato creato e sfruttato commercialmente, Fisher non ha manifestato alcun interesse, fino ad ora».

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