Rock News
Secondo un celebre aneddoto, Cliff Burton, ex bassista dei Metallica si allenava almeno sei ore al giorno con il suo strumento, anche dopo essere entrato a far parte della band. «Voglio essere il migliore» diceva.
Amava anche i film dell’orrore e aveva una vera passione per il film scritto e diretto da George Romero La notte dei morti viventi del 1968, che ha rivoluzionato il genere horror portando sullo schermo per la prima volta gli zombie, e suonava sempre indossando una maglietta nera con il logo del film, Night of the Living Dead. Il chitarrista Kirk Hammett, che è un grande collezionista di memorabilia horror ha detto: «Era il film di zombie preferito di Cliff e quindi è anche il mio».
I Metallica avevano una vera e propria venerazione per il loro bassista, che grazie alla sua abilità tecnica e alla vastità delle sue influenze musicali ha portato subito la band ad un altro livello. Cresciuto a Castro Valley, in California, Cliff Burton forma la sua prima band quando è ancora al liceo, gli EZ Street, insieme a due futuri membri dei Faith No More, il chitarrista “Big” Jim Martin e il batterista Mike Bordin.
Nel 1982 arriva a Los Angeles per suonare al Whisky a Go Go con i Trauma e viene notato da James Hetfield e Lars Ulrich: lo vogliono a tutti i costi nei Metallica, e decidono di spostarsi da Los Angeles a San Francisco per farlo entrare nella band. Nasce una delle più potenti intese musicali nella storia del metal: Cliff Burton suona nei primi tre album dei Metallica, Kill ‘Em All, Ride the Lightning e Master of Puppets e scrive alcune delle canzoni che creano il trash metal, tra cui For Whom The Bell Tolls, Fade to Black, Creeping Death.
La sua vita finisce in modo assurdo a soli 24 anni in Svezia durante il tour Damage Inc Tour del 1986: la notte del 24 settembre il tour bus su cui viaggiano i Metallica finisce fuori strada nella zona di Lungby, e Cliff (che dorme nella cuccetta di Kirk Hammett dopo essersela giocata a carte con lui) rimane ucciso.
Pochi giorni fa, sul profilo Instagram gestito dalla sua famiglia è comparsa una foto che testimonia come il suo ricordo non sia mai svanito nel mondo del metal e del rock americano (in un sondaggio tra i lettori fatto dalla rivista Rolling Stone è stato nominato al nono posto tra i migliori bassisti di sempre). Il suo vecchio amico Mike Bordin ha postato una foto con la maglietta di Cliff Burton con il logo di Night of the Living Dead.
«Grazie a Mike per aver riportato la maglietta originale di Cliff nel luogo a cui appartiene dopo 35 anni» ha scritto la famiglia del bassista.
Rock
Trends