Rock News
27/01/2025
Il risultato di Get Back, il monumentale lavoro di Peter Jackson è stato un racconto diverso di quello che è stato a lungo considerato “the breakup album”, l’album della fine della band ormai divisa da dissidi interni ma ancora capace di creare capolavori.
In realtà il vero “breakup album” è Abbey Road (registrato dopo Let it Be tra febbraio e agosto 1969 ma pubblicato prima il 26 settembre 1969) e inoltre secondo quanto hanno sempre detto Ringo e Paul, le session di Let It Be non sono state così difficili e conflittuali come si è sempre pensato.
Secondo quanto ha raccontato Paul McCartney il documentario di Peter Jackson, che si conclude con il concerto sul tetto della Apple a Savile Row del 30 gennaio 1969 rimette la fusione di talento, intesa musicale e amicizia al centro della storia Beatles: «La cosa favolosa è che mostra noi quattro che ci divertiamo insieme» ha detto Sir Paul, «La cosa più importante dei Beatles è che ridevamo sempre. I miei ricordi della band, sono le nostre capacità musicali e la gioia».
La fine dei Beatles è una storia che è stata riscritta più volte: il 4 giugno 1969 John Lennon pubblica Give Peace a Chance con la Plastic Ono Band, il 20 settembre settembre comunica privatamente alla band la sua decisione di andarsene (mentre Abbey Road vende quattro milioni di copie e arriva al n.1 in Inghilterra) il 10 aprile 1970 Paul McCartney pubblica il suo primo album solista, McCartney che ha scritto, registrato e prodotto da solo inserendo nel comunicato stampa la notizia dello scioglimento dei Beatles, l’8 maggio quando esce Let it Be (con la produzione di Phil Spector voluta da Lennon e Harrison che Paul McCartney non sopporta) la fine dei Beatles è ufficiale e il 27 novembre George Harrison stupisce il mondo con il triplo vinile All Things Must Pass in cui ha inserito tutte le canzoni che non ha registrato con la band.
«Per molto tempo mi sono sentito in colpa per la fine dei Beatles» ha detto Paul, «Ma questo documentario è la prova di cui avevo bisogno per capire che non è stato così. Si era chiuso un cerchio che era stato incredibilmente soddisfacente, e non volevamo rovinare quello che avevamo creato insieme». Paul McCartney ha anche raccontato che gli sarebbe piaciuto tornare a lavorare con John Lennon: «Avremmo potuto farlo. Ancora oggi quando scrivo una canzone faccio finta che lui sia con me e gli dico: ok, John. Che strofa mettiamo adesso?»
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