Rock News
10/12/2024
Secondo Nikki Sixx, basista e fondatore dei Motley Crue, il rock’n’roll è sempre stato un gioco affascinante ma anche pericoloso: «Che cosa è successo dopo? Perché è diventato tutto all’improvviso così sicuro?». Intervistato dalla rivista Classic Rock a proposito delle sue influenze musicali e degli artisti che hanno creato il suo immaginario, Nikki Sixx (il cui vero nome è Frank Carlton Serafino Feranna Jr.) ha detto: «I miei amici mi dicono ogni tanto: Nikki, non tutti quelli che suonano in una band devono per forza avere l’aspetto di una rockstar. Io rispondo: perché? Gli artisti che ammiro di più sono quelli che ti fanno impazzire e ti cambiano la vita per sempre».
Cresciuto in una famiglia difficile a San Josè, California e dopo un’adolescenza al limite (viene espulso da scuola perché sorpreso a vendere droga) a 17 anni Nikki Sixx va a vivere a Los Angeles da solo, facendo qualsiasi lavoro dal commesso in un negozio di liquori al venditore di aspirapolvere e cercando la sua strada nella musica. La sua prima band si chiama Sister, nel 1978 fonda i London e nel 1981 incontra Tommy Lee e forma i Motley Crue con un compagno di scuola di Tommy, Vince Neil e il chitarrista Mick Mars che risponde ad un annuncio su un giornale musicale di Los Angeles.
Il suo strumento è il basso, che ha imparato a suonare mentre vive per un breve periodo a Seattle con la madre (nella sua biografia ha raccontato di aver comprato il suo primo basso rivendendo una chitarra che aveva rubato) e nonostante Nikki esordisca nella scena glam-metal californiana che poi definirà come stile e atteggiamento con i Motley Crue, i suoi punti di riferimento sono soprattutto musicisti inglesi: Freddie Mercury, Elton John, Marc Bolan e David Bowie.
«Il primo pezzo che mi ha fatto letteralmente andare via di testa è Ogre Battle dei Queen del 1974, perché fonde in modo incredibile l’hard rock più potente che abbia mai sentito e una melodia bellissima» ha detto a Classic Rock, «Brian May mi ha detto una volta che è stato Freddie Mercury a scrivere il riff di chitarra. Non mi sembrava possibile, è così difficile! Studiare la musica dei Queen è una scuola sull’arte dello scrivere canzoni». Tra gli album che lo hanno segnato ci sono anche Electric Warrior dei T-Rex e Diamond Dogs di David Bowie: «La copertina di Electric Warrior è fantastica: Marc Bolan con la sua chitarra e un muro di amplificatori Marshall sembra la rockstar più affascinante del pianeta. Diamond Dogs è il disco definitivo di Bowie per me, tutto quello che desideri da una rockstar è lì dentro. Ascoltarlo in cuffia è come assistere ad una rappresentazione teatrale». Elton John invece, soprattutto nella sua versione trasgressiva anni ’70, è invece un punto di riferimento per lo stile e l’immagine che hanno lanciato i Motley Crue al successo «Era un personaggio controverso, e questo piaceva ai tipi rock come me o come Axl Rose, ma era anche in grado di comunicare con un pubblico vastissimo perché il suo talento come cantautore è innegabile».
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