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The Cure, la storia della lite tra Robert Smith (che quasi lasciò la band) e Simon Gallup per un conto non pagato al bar

Redazione Virgin Radio

L'incredibile storia di come uno scontrino fece arrivare alle mani il frontman contro il bassista Simon Gallup

Il 4 maggio 1982 i The Cure pubblicano il loro quarto album, Pornography, con cui arrivano al numero otto in Inghilterra (la posizione più alta raggiunta fino a quel momento) e partono per un tour che deve confermarli come una delle rock band più importanti del decennio. Il problema è che il tour rischia di distruggere la band. Secondo quanto ha raccontato il batterista dei The Cure Lol Tolhurst nella sua biografia Cured: The Tale of Two Imaginary Boys, uno dei motivi è una lite scoppiata per un conto non pagato al bar. «Mentre registravamo Pornography ci stavano disgregando per colpa delle droghe e dell’alcol» ha detto senza mezzi termini Robert Smith. La band è entrata nel momento culminante del vortice di creatività oscura e sperimentale iniziato con l’album Seventeen Seconds del 1980 che definisce il gothic rock e l’estetica dark, ma si spinge troppo oltre. «Ricordo di aver registrato alcune tracce di Pornography nel bagno dello studio, che era vecchio e squallido» ha raccontato Robert Smith, «Volevamo creare un effetto orribile, in effetti era un’immagine tragica».

I The Cure sembrano voler disorientare il proprio pubblico, Robert Smith crea la sua maschera iconica con i capelli lunghi e spettinati e il rossetto sbavato intorno alla bocca («Come se mi avessero preso a schiaffi» come ha detto lui stesso), dal vivo la band cerca di creare un effetto desolante con un nuovo set di luci e schermi ma finisce per disorientare il pubblico (alcuni concerti non sono sold out) e per sprofondare nei propri lati oscuri. Gli eccessi e la tensione della vita in tour fanno il resto, fino allo scontro finale in un bar di Strasburgo dopo la data alla Tivoli Hall del 27 maggio 1982. Da tempo Robert Smith e il bassista Simon Gallup non si sopportano. Finiscono per prendersi a pugni quando devono chiarire chi ha pagato i propri drink. «Me ne stavo andando e mi hanno fermato dicendo che non avevo pagato il conto del bar» ha scritto Simon Gallup nel libro Ten Imaginary Years, «Pensavano fossi Robert. Così abbiamo litigato, l’ho colpito e lui ha riposto». «Robert non si sarebbe mai comportato così, ma era con i suoi roadie e quindi pensava che quello fosse il modo di fare di una vera rockstar» è la versione di Robert Smith, «Stava insultando il barista, gli ho detto di stare zitto e mi ha dato un pugno. Sono tornato in hotel, ho preso il passaporto e sono salito sul primo volo del mattino per Londra. Per me era finita». Mancano ancora diverse date in Francia, tra cui due all’Olympia di Parigi, una a Montreaux in Svizzera e il finale in Lussemburgo e Belgio. Robert Smith è convinto di lasciare i The Cure, ma quando torna a casa suo padre gli dice: «Hai una responsabilità come artista verso le persone che hanno comprato il biglietto. Torna subito in tour». Dopo l’ultima data dell’11 giugno 1982 a Bruxelles (in cui Simon Gallup prende il microfono e insulta Robert Smith, che risponde tirandogli le bacchette della batteria), Simon Gallup lascia i The Cure.

Nella band restano solo Lol Tolhurts che lascia la batteria per le tastiere e Robert Smith, che vira verso un suono new wave più accessibile con l’album Japanese Whispers. Simon Gallup torna nel 1985, dopo aver fatto pace con Robert Smith e i The Cure entrano nella seconda fase della loro carriera con il successo di The Head on the Door, numero 7 in Inghilterra e del doppio album Kiss Me Kiss Me Kiss Me con cui entrano per la prima volta in classifica in America.

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