Rock News
19/04/2021
Mick Jagger non ha nessuna intenzione di pubblicare la sua autobiografia. In un’intervista con Matt Everitt, per il canale BBC Radio 6 Music, il frontman dei Rolling Stones ha raccontato il suo rapporto, complicato, con la scrittura degli eventi della sua vita.
Jagger provò a scrivere un libro di memorie negli anni ’80. Una casa editrice gli propose una somma considerevole per farlo e lui accettò, abbandonando il progetto dopo circa 75000 parole, ammettendo di aver accettato per la ragione sbagliata. “Mi offrirono parecchi soldi, e i soldi erano la parte più accattivante – ha raccontato il cantante alla BBC – Quando mi ci sono messo, non mi è piaciuto per niente farlo. Quello che detestavo era rivivere la mia vita passata, a discapito del presente”.
La voce di Sympathy For The Devil ha ammesso che, per lui, scrivere della sua vita è un processo difficile, da non sottovalutare e che non può essere fatto frettolosamente: “Richiede molto di te, il fatto di rivivere le emozioni, le amicizie, gli alti e bassi e tutto il resto. Lo devo dire, non è stata un’esperienza piacevole. Alla fine, l’ho trovata noiosa e disturbante… Non ne ho tratto giovamento. Quindi mi sono detto ‘Non posso sentirmi infastidito da tutto questo’, ho ridato tutti i soldi all’editore, dicendogli ‘La farò un’altra volta’. E quella fu la fine”.
Il libro rischiò di vedere la luce molti anni dopo, nel 2017, quando un altro editore propose a Mick Jagger di pubblicare il manoscritto non finito degli anni ’80, dichiarandone l’incompiutezza. L’artista avrebbe dovuto solo scrivere un’introduzione. Dopo alcuni tira e molla, non del tutto pacifici, Jagger disse di no e, molto probabilmente, questa risposta è tuttora definitiva: “Non ho in programma di finire questa autobiografia a breve”, ha concluso il cantante alla BBC.
Fortunatamente, il leader dei Rolling Stones ha sempre in programma la scrittura di buona musica, come il brano Eazy Sleazy da poco pubblicato con il nostro Rock Ambassador Dave Grohl.
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