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Patience, la ballata acustica dei Guns N' Roses che cambiò per sempre la storia del rock anni '80
La storia del brano che con il suo stile scosse le classifiche di vendita, strappando la cima alla musica pop
Il 4 aprile del 1989 i Guns N' Roses pubblicano una canzone sorprendente, Patience, una ballad acustica in cui Axl Rose parla di quanto in una relazione d’amore sia necessario aspettare ed avere pazienza.
È l’unico singolo estratto da G’n’R Lies, il secondo album dei Guns N' Roses che arriva al n.4 in classifica in America. Un cambio di stile e di suono per la band che ha rappresentato al massimo l’estetica dell’hard rock californiano anni ’80, una scena che come ha detto Slash: «Voleva strappare la musica e le classifiche dalle mani del pop».
Nel 1987 il primo album dei Guns N' Roses, Appetite for Destruction è arrivato al n.1 in classifica in America (con 30 milioni di copie vendute diventa il debutto più venduto di sempre), e la casa discografica della band vuole subito un altro disco da lanciare sul mercato mentre la band fa il suo primo tour di 16 mesi in Europa e in America, in cui aprono i concerti di Motley Crue, Alice Cooper, Iron Maiden e Aerosmith. Un tour in cui come hanno ammesso gli stessi Aerosmith: «Gli opening act diventano più grandi degli headliner». G’n’R Lies è un album atipico, composto da quattro pezzi registrati dal vivo, tra cui la cover di Mama Kin degli Aerosmith e quattro brani acustici registrati in studio. Nessuno si aspetta un brano così personale, intimo e interamente suonato in acustico come Patience da una band come i Guns N' Roses, che vive al massimo la trasgressione rock, suona sempre al massimo del volume, ha lanciato Slash come uno dei migliori chitarristi della sua generazione e allo stesso tempo ha scatenato polemiche con i testi controversi di Axl Rose, accusato spesso di misoginia. Si dice che Patience con il suono acustico e minimale delle tre chitarre intrecciate di Slash, Izzy Stradlin e Duff McKagan, il fischio di Axl Rose e il videoclip (girato da Nigel Dick il giorno di San Valentino a New York) abbia rappresentato una piccola rivoluzione per le band della scena hard rock anni ’80, un cambio di formato rispetto a quello classico delle “power ballad” usato da tutti fino a quel momento. La “band più pericolosa del mondo” come veniva definita dalla stampa mostra un lato inedito di sé, dimostra le qualità di autore di Axl Rose e scrive un classico (la versione registrata da Chris Cornell va al numero uno in classifica in America nel 2020). Una session che il produttore Mike Clink ha descritto come: «Uno di quei momenti magici nella storia del rock’n’roll».