Rock News
26/03/2025
Il 27 marzo 1987 gli U2 tennero il loro primo concerto dal vivo legato al tour dell'album The Joshua Tree. Ma non scelsero uno stadio, un'arena o un festival, la band di Bono e The Edge decise di esibirsi sul tetto di una rivendita di alcoolici di Los Angeles.
Il negozio si chiama Republic Liquor, è situato tra la Settima e la Main Street di Los Angeles, e attirò l'attenzione dei fan molto prima che gli U2 iniziassero a suonare, quando le stazioni radio locali annunciarono che la band in quell'occasione avrebbe ripreso l'esibizione per registrare il video del singolo Where the Streets Have No Name.
Ma il quartiere scelto dalla band per la registrazione del video, seppur nel centro della città californiana, non era certo dei più tranquilli. Il negozio di liquori si trova infatti in mezzo al quartiere denominato Skid Row, proprio di fianco al famigerato Cecil Hotel, covo e rifugio si senzatetto, criminali, prostitute e fuggiaschi.
Ma questo non fermò i fan. Arrivarono in centinaia, forse 1000 persone, minacciando la riuscita delle riprese ancor prima che potessero iniziare. Gli U2 capirono il disagio e in fretta e furia iniziarono il concerto, eseguendo un set di otto canzoni. "Where the Streets Have No Name" fu suonata quattro volte, cercando di ottenere quante più inquadrature possibili per il regista Meiert Avis. Durante quel set la band suonò anche "In God's Country", "Sunday Bloody Sunday" e "Pride", la cover di "People Get Ready" di Curtis Mayfield e un breve estratto di "Dancing in the Street" dei Martha and the Vandellas.
Ma la polizia locale ordinò di fermare le riprese, il traffico della zona andò in tilt a causa delle troppe persone per strada: all'interno del video si può addirittura sentire un agente pronunciare la frase "state attirando gente da Orange County e da ogni parte! Chiudiamo tutto".
Ma l'obiettivo della band era proprio quello, creare un gran trambusto facendosi notare e paralizzando il centro della città. Infatti prima delle riprese le troupe aveva trascorso una settimana intera a rinforzare il tetto di Republic Liquor per assicurarsi che non crollasse. Avevano anche posizionato un generatore di riserva, in modo che le riprese potessero continuare quando le autorità inevitabilmente avessero staccato la corrente. Ricostruirono perfino l'insegna del vicino Million Dollar Hotel per rendere lo sfondo migliore. "L'obiettivo era chiudere le strade", rifletté anni dopo il bassista Adam Clayton, "se c'è una cosa che le persone a Los Angeles odiano, sono le strade che chiudono. Abbiamo pensato che la band dovesse farsi notare. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo perché alla fine la polizia ha fermato le riprese. Avevamo paura di essere arrestati? Non in quel momento".
Ovviamente l'ispirazione del progetto arrivò dai Beatles, quando tennerò l'ultimo concerto della loro storia il 30 gennaio 1969 in cima alla sede della Apple Corps al numero 3 di Savile Row a Londra.
Il regista Meiert Avis per il videoclip utilizzò la registrazione originale del brano, che poi vinse un Grammy.
Il negozio di alcoolici Republic Liquor Store oggi è ristorante messicano chiamato Margarita's Place, ma continua ad attirare i fan degli U2 da tutto il mondo.
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