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Pearl Jam, la vera storia di come nacque il nome della band (grazie anche a Neil Young)
Sono molteplici le teorie sulla nascita del nome della band di Eddie Vedder, ma sicuramente buona parte del merito è da attribuire anche a Zio Neil
Quando nel 1990 Eddie Vedder arriva a Seattle da San Diego per unirsi agli ex membri dei Green River Jeff Ament e Stone Gossard e a Mike McCready e formare una nuova band, decidono di chiamarsi con il nome del loro giocatore di basket preferito, Mookye Blaylock, prima scelta ai “draft” NBA appena selezionato dai New Jersey Nets.
È con questo nome (e con Dave Krusen alla batteria) che si presentano sul palco dell’Off Ramp Cafè di Seattle il 22 ottobre 1990 per il loro primo concerto che è entrato nella storia, e due mesi dopo come apertura degli Alice in Chains al Moore Theater. Quando arriva il primo contratto con la Epic Records, la band ha già cambiato nome in Pearl Jam.
In una delle prime interviste per lanciare l’album di esordio Ten del 1991, Eddie Vedder ha raccontato l’origine di questo nome, ma in seguito lui stesso ha ammesso di essersi inventato (quasi) tutto.
La prima versione della storia è questa: Eddie Vedder aveva una bisnonna di nome Pearl che era sposata con un nativo americana, il quale le aveva insegnato una antica ricetta per fare la marmellata usando il peyote, il cactus allucinogeno usato dagli sciamani del centroamerica, ed entrato a far parte della cultura psichedelica fin dagli anni ’60.
Pochi anni dopo, in una intervista con la rivista Rolling Stone, Eddie ha detto che l’unica cosa vera di questa storia è il nome delle sua bisnonna, Pearl, ma non ha rivelato altri dettagli sull’origine del nome.
Lo hanno fatto recentemente Jeff Ament, regalando ai fan una versione meno psichedelica ma più affascinante: «Io, Stone Gossard e Eddie Vedder siamo andati a vedere un concerto di Neil Young del suo tour del 1991. Ha fatto nove canzoni in oltre tre ore. Ogni canzone era una jam session di almeno quindici o venti minuti. Dopo il concerto eravamo seduti in un bar e ci siamo detti: “Quella sì che era una jam!” E così è stata aggiunta la parola al nome della bisnonna di Eddie». Un altro dei tanti motivi per cui Neil Young è considerato The Godfather of Grunge, uno dei punti di riferimento di tutta la scena di Seattle e in particolare dei Pearl Jam.
Il tour di Neil Young era quello di Ragged Glory, il suo sesto album con i Crazy Horse, da cui è stato tratto il disco live Weld.
Un anno dopo, i Pearl Jam vengono invitati a suonare a Bobfest, il concerto tributo a Bob Dylan organizzato al Madison Square Garden di New York il 16 ottobre 1992 e in quella occasione Neil invita la band a partecipare al suo evento benefico Bridge School Benefit dell’11 gennaio 1992. Nel 1993 i Pearl Jam aprono le date del tour americano ed europeo di Neil Young e nel 1995 registrano insieme in soli 4 giorni l’album Mirror Ball negli studi Bad Animals di Seattle.