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Talking Heads: il significato del capolavoro Once In A Lifetime
Il brano fa parte dell'album Remain In Light del 1980
Il pezzo Once In a Lifetime dei Talking Heads, è un capolavoro. Proprio come tutti i brani della band statunitense suona come se fosse stato pubblicato oggi, se non addirittura domani. Con l'uscita dell'album Remain In Light e lo stupefacente live Stop Making Sense che sarebbe arrivato poco dopo, i primi anni Ottanta hanno rappresentato un'epoca in cui Byrne, Frantz, Weymouth ed Harrison hanno lavorato al meglio delle loro possibilità.
La canzone è un lavoro rauco e sviscerante, ma allo stesso tempo toccante e giocoso. E' in qualche modo incredibilmente movimentata, ma presenta pochissimi cambi di accordi. I sintetizzatori si mischiano con un organo Hammond, i ritmi si sovrappongono, il gioco di chitarra simile al reggae si incontra con il basso funkadelico e la batteria dubby creando un suono in qualche modo mai sentito prima, inconfondibilmente marcato Talking Heads (le parti migliori delle loro jam venivano registrate e messe in loop nelle canzoni finite, ottenendo qualcosa di simile alle moderne session di campionamento).
David Byrne, uno dei frontman più stravaganti della scena rock mondiale, ha chiarito una parvenza di significato dietro il testo, affermando: "Operiamo a mezza veglia o con il pilota automatico e finiamo, che so, con una casa ed una famiglia e un lavoro e tutto il resto, senza fermarci a chiederci: come siamo arrivati qui?”. Per tutta la durata della canzone, Byrne pone queste domande. Tuttavia, lo fa senza alcun cinismo. Non infanga lo stile di vita dei colletti bianchi, ma ci chiede invece di stare in guardia contro l'autocompiacimento e di considerare ed abbracciare l'assurdità della vita di tanto in tanto.