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AC/DC, Brian Johnson: "All'inizio pensavo che Back in Black potesse essere una schifezza"
In un'intervista in occasione dell'uscita del nuovo disco, il cantante ha ammesso di essersi ricreduto dopo aver sentito alcuni riff
Durante un'intervista sul canale YouTube Q su CBC, il cantante degli AC/DC Brian Johnson ripercorre la sua carriera, parlando anche dei suoi problemi di udito che lo hanno costretto a lasciare la band nel 2016. Ma non solo, racconta anche del famoso album del 1980 "Back in Black". Riuniti con Johnson, il bassista Cliff Williams e il batterista Phil Rudd, gli AC/DC hanno fatto uscire da poco il nuovo disco che si intitola "POWER UP". Il primo album della band dopo la morte del loro chitarrista fondatore Malcolm Young nel 2017.
Johnson racconta del mitico album Back in Black e della registrazione alle Bahamas, in un tecnologico studio di registrazione. Un album veloce, racconta il cantante, dove si passava da una registrazione all'altra senza pensarci troppo. Per questo motivo dopo sei settimane, Brian ha pensato che il lavoro prodotto fosse una "schifezza". Invece l'album fu un vero trionfo per la band, il loro disco di maggior successo, con più di 50 milioni di copie vendute: l'album più venduto nel mondo dopo Thriller di Michael Jackson.
Johnson racconta che non poteva fare previsioni su quel disco. È vero, gli AC/DC erano famosi, con grandi successi alle spalle, amati dal pubblico: "La band era già una forza che aveva successo in tutto il mondo. Non ero molto preoccupato se il disco funzionasse o meno, perché pensavo che i ragazzi fossero davvero bravi e gli piaceva quello che avevano sentito da me. Alla fine ha funzionato".
Un progetto che nonostante la velocità di produzione, ha stupito subito il cantante, sopratutto per certi riff e ritornelli. Racconta infatti: "Sapevo che c'erano delle cose speciali che uscivano da lì. I riff per esempio di You Shook Me All Night Long. Il produttore Mutt Lange aveva messo insieme un mix approssimativo e mi disse: 'Avanti, Brian, questa è la canzone'. E devo ammettere che sono rimasto colpito quando l'ho sentito. Ho semplicemente detto 'Wow, va bene'. Back in Black aveva solo un paio di ritornelli, senza i cori completi e tutto il resto, non c'era molto da dire. Ma questa canzone mi ha colpito immediatamente - ha concluso - ho pensato che fosse una grande registrazione rock 'n "roll!".