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AC/DC, Brian Johnson: “Quando Malcolm Young mi chiese di entrare nella band pensavo mi prendesse in giro”

Il cantante ha ricordato il suo ingresso nel leggendario gruppo

AC/DC, Brian Johnson: “Quando Malcolm Young mi chiese di entrare nella band pensavo mi prendesse in giro”

27/03/2025

In una recente intervista, pubblicata nel podcast Let There Be Rock, brian Johnson ha ricordato il suo ingresso negli AC/DC: il cantante fece un provino per entrare a far parte del gruppo a marzo del 1980, poche settimane dopo la morte di Bon Scott. Com’è noto, Johnson fece aspettare Malcolm e Angus Young ai Vanilla Studios per un’ora perché stava finendo una partita a biliardo con i tecnici della band, i quali non sapevano che il cantante fosse lì per l’audizione. Quando finalmente arrivò in sala prove, Brian fu accolto da Malcolm con una bottiglia di Newcastle Brown Ale. Poi il provino iniziò.

Johnson cantò Nutbush City di Ike e Tina Turner e poi Highway To Hell degli stessi AC/DC. “Brian bevve una birra o due con Mal – ha raccontato in proposito Angus Young durante la stessa trasmissione – poi Mal disse ‘Se torni qui un’altra volta, poi vediamo’. Circa una settimana dopo, Brian tornò e quel giorno c’erano anche gli altri ragazzi, così provammo tutti insieme. Io e Mal eravamo seduti a buttare giù qualche nuova idea, poi l’abbiamo registrata per vedere com’era e abbiamo detto a Brian ‘Lasciati andare, fai qualsiasi cosa ti venga in mente’. Poi Mal gli ha detto ‘Ti faremo sapere non appena capiremo cosa fare’”.

Dopo che Brian lasciò lo studio, Angus e Mal continuarono a suonare e da quella prova nacque la base di quella che poi diventò Back In Black. Angus suggerì al fratello di utilizzare una vecchia idea alla quale avevano lavorato in passato, sostenendo che Brian avrebbe potuto cantarla benissimo, portando la sua voce al massimo. Anche il produttore di allora, Mutt Lange, si trovò d’accordo con loro: Brian aveva tutte le caratteristiche necessarie per diventare il frontman degli AC/DC.

Non avevo mai ascoltato questa parte della storia – ha detto scherzando Brian nell’intervista per il podcast – è affascinante. Ricordo la telefonata che ricevetti da Malcolm. Era il giorno del compleanno di mio padre e io mi trovavo a Newcastle. Avevo portato a mio padre una bottiglia di whiskey in regalo. Andai a casa dai miei genitori e non c’era nessuno. Erano all’incirca le due del pomeriggio. Poi suonò il telefono. Malcolm aveva il numero di casa dei miei. E quella fu la chiamata che stavo aspettando”.

Inizialmente Brian non riuscì a credere a ciò che stava succedendo: “Dissi a Mal ‘Aspetta un momento, sei sicuro che non è uno scherzo? – ha raccontato ancora – lui mi rispose ‘No’. A quel punto io dissi ‘Ok, puoi richiamarmi tra dieci minuti, giusto per essere sicuro che io non stia sognando?’. E lui lo fece, mi richiamò. Che Dio lo benedica! Poi mi disse ‘Ti andrebbe di venire alle Bahamas? Stiamo registrando un disco’. Risposi di sì e lui aggiunse ‘Dirò agli altri di mettersi in contatto con te, perché adesso devo guardare il Grand National in tv’. Subito dopo – ha concluso Brian – misi giù il telefono, aprii il regalo di compleanno di mio padre e bevvi un bicchiere di whiskey per festeggiare, perché in quel momento non c’era nessuno al quale poter dare la grande notizia!”.

Il resto è storia: Brian Johnson entrò a far parte degli AC/DC e collaborò anche alla realizzazione dell’album Back In Black che fu pubblicato in quello stesso anno. Ancora oggi il cantante è felice di far parte della band e non desidera altro che tornare ancora sul palco.

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