Rock News
03/08/2020
Si è spento all'età di 76 anni Alan Parker, regista che ha firmato tra i film più belli del panorama internazionale. Indimenticabile "Fuga di Mezzanotte", travolgente "Saranno Famosi", ipnotico "Pink Floyd The Wall". L'arista britannico è morto a Londra dopo una lunga malattia che non gli ha lasciato scampo.
Classe 1944, Alan è nato a Islington e ben presto scopre la sua passione per il mondo del cinema. Prima di iniziare con pellicole e macchine da presa, Alan muove i primi passi in ambito pubblicitario: è autore, infatti, di alcuni famosi spot per brand conosciuti. Poi fa il suo ingresso nel cinema e inizia la sua carriera con "Piccoli gangster", film presentato al Festival di Cannes.
Il successo arriva con il suo secondo lavoro, "Fuga di Mezzanotte", che racconta le vicende di un cittadino americano che viene messo in carcere in Turchia per possesso di droga. Il film si impone subito come un cult e ci regala emozioni forti e crude.
Amante del genere musical, dove si muove con estrema delicatezza e grazia, Parker dà vita a uno dei più grandi capolavori di sempre: "Saranno Famosi". Fanno parte di questo filone musicale anche film come "Pink Floyd The Wall", "The Commitments" ed "Evita", con Madonna.
Alan Parker è un regista che ha sempre detto le cose come stavano, senza sconti. "Mississippi Burning - Alle radici dell'odio" è un film sul razzismo, che racconta fatti realmente accaduti: una pellicola che è come un pugno e che narra le vicende dell'assassinio degli attivisti per i diritti civili del Mississippi.
Negli ultimi anni Alan si dedica al cinema civile, più impegnato, e porta sul grande schermo storie come "Le ceneri di Angela", basato sulle famiglie irlandesi degli anni '30 e sulle loro difficoltà a condurre una vita normale, e "The Life of David Gale" che fa luce sulle falle del sistema di pena capitale in America.
In tutta la sua vita e la sua carriera, Parker è stato una presenza discreta ed elegante. Il suo modo di raccontare le vicende che gli stavano a cuore ha conquistato il mondo interno: un linguaggio artistico semplice e diretto allo stesso tempo. È per questo che il suo percorso di regista è stato costellato anche da tanti riconoscimenti. È stato nominato due volte al premio Oscar, ha vinto un Grand Prix della giuria a Cannes grazie a "Birdy - Le ali della libertà" e ha ricevuto molte nomination ai Golden Globe.
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