Rock News
30/07/2020
Quentin Tarantino è uno dei più grandi registi dei nostri tempi: se oggi anche lui può essere considerato un maestro del cinema è anche grazie ad altri grandi registi che lo hanno preceduto e che sono stati per lui una fonte d’ispirazione. Non a caso, in una vecchia intervista Tarantino disse: “Quando mi chiedono se io sia andato a una scuola di cinema, io rispondo sempre ‘No, io sono andato al cinema’”.
In sostanza, Quentin ha imparato a fare film guardando i suoi film preferiti. La sua ultima opera C’era una volta a… Hollywood è stata una celebrazione di Hollywood e una vera e propria dichiarazione d’amore di Tarantino al cinema e ai suoi film preferiti di sempre, citati nella pellicola.
Com’è noto, il regista è appassionato di film western in particolare, ma questo non è l’unico genere di suo interesse: “Quando realizzo un film spero di reinventare un pochino il genere – disse in un’intervista, come riporta Far Out Magazine – Lo faccio a modo mio insomma. Creo una mia versione… io mi considero uno studente di cinema. È come se stessi studiando per diventare un professore di cinema e il giorno in cui morirò sarà il giorno della mia laurea. È uno studio che dura una vita”.
In effetti, Tarantino ha sempre studiato i film del passato, quelli che hanno segnato la storia del cinema, per trovare la giusta ispirazione proprio da queste opere. Si tratta di una grande quantità di pellicole, ecco perché quando gli è stato chiesto di stilare una lista di quelle che per lui sono le dieci più significative di sempre, il regista ha incontrato non poche difficoltà, e alla fine non ha resistito e ha aggiunto anche l’undicesima. Ecco l’elenco:
1 - Il buono, il brutto, il cattivo (The Good, The Bad and The Ugly) – Sergio Leone, 1966.
2 - Un dollaro d’onore (Rio Bravo) – Howard Hawks, 1959.
3 - Blow Out – Brian De Palma, 1981.
4 - Taxi Driver – Martin Scorsese, 1976.
5 - La signora del venerdì (His Girl Friday) – Howard Hawks, 1940.
6 - Cinque dita di violenza (Five Fingers of Death) – Jeong Chang-Hwa, 1972.
7 - Il vaso di Pandora (Pandora’s Box) – G. W. Pabst, 1929.
8 - Carrie, lo sguardo di Satana (Carrie) – Brian De Palma, 1976.
9 - Infedelmente tua (Unfaithfully Yours) – Preston Sturges, 1948.
10 - I cinque segreti del deserto (Five Graves to Cairo) – Billy Wilder, 1943.
11 - Lo squalo (Jaws) – Steven Spielberg, 1975.
Non è un caso che Tarantino abbia inserito Sergio Leone al primo posto con Il buono, il brutto, il cattivo, perché per lui prova una sorta di venerazione: “Leone ha indicato la strada verso la cinematografia moderna – spiegò in un’intervista – non si supera mai Leone, si inizia da Leone. Mi azzarderei persino a dire che Leone è la combinazione perfetta tra un regista, poiché crea un mondo tutto suo, e un narratore. Queste due figure – proseguì – non sono quasi mai unite. Da grande regista ha creato il suo mondo lirico ed è riuscito a farlo all’interno di un genere, prestando attenzione alle regole di quel genere ma allo stesso tempo trasgredendole tutte. Così facendo, ci ha regalato un western meraviglioso”. Nella sua lista Quentin ha inserito anche dei grandi classici come Taxi Driver, Lo squalo, Il vaso di pandora e ben due film di Brian De Palma, ovvero Blow Out e Carrie; non mancano poi delle sorprese, come ad esempio Cinque dita di violenza, un film sulle arti marziali cinesi. Questa lista, in effetti, conferma che Quentin è davvero uno studente e un appassionato di cinema, prima ancora che un regista.
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