Rock News
Queen, Brian May: “Non dirò mai di essere un virtuoso con la chitarra. Io suono solo con il cuore”
Il chitarrista dei Queen è stato votato come il migliore del mondo
Secondo il magazine Total Guitar, è Brian May il chitarrista più bravo del mondo. Dopo questo riconoscimento, il musicista dei Queen è stato intervistato dallo stesso magazine e ha detto la sua in proposito. “Sono completamente senza parole, sono sconvolto – ha spiegato – devo dire che questo era del tutto inaspettato. Ovviamente, sono profondamente colpito per il fatto che le persone pensino questo di me. Tuttavia, non nutro alcuna illusione di essere, tecnicamente, il più grande chitarrista, penso di non essere neanche tra i primi tre. Tutto questo, quindi, mi suggerisce che ciò che ho fatto abbia colpito la gente e questo significa molto per me. Non dirò mai di essere una grande chitarrista per i miei virtuosismi. Penso di suonare semplicemente con il cuore, è tutto qui”.
Brian May, insomma, è una persona molto modesta e umile e sa bene che, in realtà, ci sono tanti altri musicisti del passato più bravi di lui, come ad esempio Hendrix, arrivato solo secondo nella classifica del magazine: “È davvero umiliante – ha commentato il chitarrista dei Queen – Jimi, ovviamente, è il mio numero uno e l’ho sempre detto. Per me lui è ancora qualcosa di sovrumano, è come se fosse davvero venuto da un pianeta alieno e io non saprò mai come è riuscito a fare quello che ha fatto. Ogni volta che lo riascolto – ha proseguito – sono entusiasta e sbalordito e provo queste sensazioni ogni volta, pensando che dovrei smettere di suonare perché non posso reggere il paragone, oppure pensando che, al contrario, devo continuare e fare di tutto per migliorare, mettendoci anima e corpo. Non smetterò mai di imparare da Jimi – ha sottolineato – è strano, ma in questo periodo suono raramente i suoi pezzi, ma lui è sempre dentro di me in ogni caso”.
Nella classifica di Total Guitar, dopo Brian May e Jimi Hendrix, al terzo posto c’è Jimmy Page, mostro sacro dei Led Zeppelin: “Lui è quasi della mia stessa generazione, ma è un po’ più vecchio – ha detto il musicista dei Queen – abbiamo frequentato la stessa scuola elementare, ma credo che lui fosse due o tre anni più avanti di me ed è una grossa differenza quando sei piccolo. Così ho sempre avuto rispetto per lui devo dire, perché per me è un ragazzo del posto. Curiosamente, viviamo abbastanza vicini anche adesso. Per me lui è un maestro nell’invenzione, direi questo. Ha avuto un ruolo di spicco nel definire cosa è poi diventato il rock heavy. Non mi stanco mai di ascoltare gli album dei Led Zeppelin e non mi stancherò mai. È una sensazione strana – ha proseguito – perché noi eravamo dei ragazzi che provavano a farcela, nella speranza che un giorno saremmo diventati delle rock star e avremmo vissuto una vita come la loro, ascoltavamo Communication Breakdown e Good Times Bad Times. Ricordo che pensavo ‘Oh mio Dio, lui sta facendo proprio quello che vorrei fare io e quindi devo rinunciare, oppure devo mettercela davvero tutta per riuscirci anche io’”.
Alla fine, in effetti, Brian May può davvero dire di avercela fatta, ma nonostante questo non se la sente proprio di considerarsi migliore di quelli che sono stati e sono ancora i suoi idoli, non solo Hendrix e Page, ma anche Eric Clapton, che nella classifica dei migliori chitarristi del mondo di Total Guitar è quarto: “Sono in imbarazzo – ha detto May in proposito – perché Eric è ancora il mio eroe. Tutto questo è fantastico. È come quando agli Oscar la gente dice ‘È bellissimo far parte di questa compagnia’. È un onore incredibile”.
In classifica c’è poi anche Eddie Van Halen: “Lui è davvero incomparabile – ha commentato May – rappresenta uno dei pilastri dello sviluppo della tecnica della chitarra elettrica. È un ragazzo meraviglioso. Sapete, durante la quarantena finisci per ripensare a tutta la tua vita e uno dei miei rimpianti è di aver lasciato andare alcune persone. Con Eddie non ci siamo visti per un lungo periodo e me ne pento amaramente. Vorrei poter cambiare questa cosa perché lui è un ragazzo fantastico, non solo un grande performer ma una persona incredibile. Il suo spirito è accecante e, anche in questo caso, non ti puoi mai stancare di ascoltarlo. Eddie può suonare qualsiasi chitarra, ricordo questa cosa dai tempi delle sessions dello Starfleet Project. Non importa quale chitarra sia, lui riesce a farla suonare nel suo stile! L’ho visto suonare un basso mentre stavamo facendo una demo ed è riuscito a far suonare anche quello strumento nello stile di Eddie Van Halen. È semplicemente incredibile ciò che riesce a fare con le sue dita”.
Con la sua brillante carriera, la sua grande tecnica e i meravigliosi assoli di alcuni pezzi immortali dei Queen, Brian May in ogni caso merita di essere annoverato tra i chitarristi più bravi del mondo, proprio come i suoi idoli: “La questione è saper far cantare la chitarra”, ha detto. Di certo, lui con la sua Red Special ci è riuscito perfettamente.