Rock News
La storia di quando i Beatles si rifiutarono di suonare davanti a un pubblico composto da soli bianchi
Il fatto risale al 1964 quando annullarono un concerto a Jacksonville in Florida
I Beatles annullarono senza esitare il loro concerto previsto per l'11 settembre 1964 al Gator Bowl di Jacksonville in Florida, quando seppero che il pubblico sarebbe stato separato per razza. In più, per il gruppo, fortemente influenzato dalla musica afroamericana, l'idea che i musicisti neri non potessero sedere accanto ai loro colleghi bianchi era un anatema. Cinque giorni prima dello spettacolo rilasciarono una dichiarazione nella quale dissero: "Noi non suoneremo se i neri non potranno sedersi nel pubblico. Non suoniamo mai per un pubblico diviso, e non inizieremo adesso", commentò John Lennon all'epoca.
"Non avevamo pregiudizi", aggiunse Paul McCartney nel 1966. "Eravamo interessati ad un pubblico misto. Essendo questo il nostro atteggiamento, non abbiamo mai voluto suonare in Sudafrica o in altri posti dove i neri sarebbero stati separati. Abbiamo solo pensato: ‘Perché dovreste separare i neri dai bianchi? È una cosa stupida, non è vero?’".
La storia è stata raccontata nel documentario del 2016 The Beatles: Eigth Days a Week – The Touring Years, diretto da Ron Howard. Da quel momento in poi, i Beatles hanno chiesero sempre in anticipo se il pubblico fosse integrato. E non suonarono in Florida, durante i loro tour del 1965 e del 1966.
Qualche giorno fa, Ringo Starr ha ritwittato un messaggio di McCartney sul razzismo ancora in atto ai giorni nostri, aggiungendo: "Come ha spiegato mio fratello Paul, i Beatles hanno sempre sostenuto l'uguaglianza dei diritti e la giustizia e da allora non ho mai smesso di lavorare per la pace e l'amore. Mando la mia pace, il mio amore e il mio continuo sostegno a tutti coloro che marciano e parlano a favore della giustizia e di un mondo migliore".