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The Velvet Underground & Nico: 5 cose che (forse) non conosci sul leggendario album prodotto da Andy Warhol

Redazione Virgin Radio

Le curiosità più interessanti sull'album di debutto della band di Lou Reed

The Velvet Underground e Nico è uno degli album più iconici di tutti i tempi. Ha influenzato milioni di musicisti, artisti, pittori e generazioni di creativi in tutto il mondo da oltre 50 anni, precisamente dal 12 marzo 1967.

È l’album di debutto dei Velvet Underground, band leggendaria del grande Lou Reed, venne inizialmente stroncato dalla critica e vendette pochissimo. Solo il futuro ha dato ragione a questa opera, traghettandola ai giorni nostri come una delle più grandi opere culturali degli anni ’60.

Prodotto direttamente da Tom Wilson e Andy Warhol, leggendario fondatore della Factory di New York, l’album ha avuto così tanta influenza sulla musica contemporanea che nel 1982 il grande musicista e produttore Brian Eno disse “chiunque abbia comprato quelle 30.000 copie dell’album vendute agli inizi ha fondato una band”.

Ecco cinque cose che (forse) non conosci su questo storico album:

LA COPERTINA SBUCCIABILE

Il progetto originale creato da Warhol per la copertina dell’album prevedeva l’inserimento di un adesivo a forma di banana che si poteva sbucciare. Per realizzare questa speciale versione venne creato un macchinario apposito.

LA REGISTRAZIONE

La maggior parte delle canzoni furono registrate in soli quattro giorni a metà aprile del 1966, in uno studio di registrazione fatiscente a Manhattan chiamato “Sceptre Studios e costò tra i 1500 e i 3000 dollari. La lineup della band era composta da Lou Reed (chitarra e voce), John Cale (viola elettrica, piano, basso, voce, effetti sonori), Sterling Morrison (chitarra, basso, voce), Moe Tucker (batteria e percussioni) e Nico, pseudonimo di Christa Päffgen, la leggendaria voce nata a Colonia il 16 ottobre 1938 e scomparsa a Ibiza il 18 luglio 1988.

LA PUBBLICAZIONE E IL FLOP

Quando è stato pubblicato il 12 marzo 1967, l'album è stato un vero flop. A causa delle tematiche controverse contenute nella musica e nei testi, il disco venne bandito da molti negozi di dischi e le stazioni radio si rifiutarono di trasmetterlo, così come le riviste che non pubblicarono pubblicità o annunci in occasione della sua uscita. In un’intervista del 1993 Lou Reed disse: "Ci è voluto un po' prima che arrivasse ovunque dovesse arrivare. Ma so che questa è una situazione davvero curiosa in cui siamo tutti siamo qui per vedere che è stata la storia darci ragione


 
IL NOME E LE TEMATICHE
 
Il nome della band deriva dal titolo di un libro sul sesso perverso. I temi dei testi includono la tossicodipendenza, il sadomasochismo, la prostituzione e la perversione sessuale. "Penso che ci sia un'enorme quantità di compassione nei testi e nelle tematiche contenute nell’album", ha spiegato Reed. "E molti di questi sentimenti sono per gli estranei, per persone esterne al sistema."


 
LA “PRODUZIONE” DI ANDY WARHOL
 
Warhol è accreditato come produttore dell'album, ma ha avuto sicuramente poco a che fare con la musia. Cale ha gestito la maggior parte degli arrangiamenti e Tom Wilson ha prodotto la maggior parte delle tracce. Tuttavia, Reed sosteneva che la mancanza di interferenze da parte di Warhol fosse di per sé una forma di produzione. "Certo che non sapeva nulla della produzione discografica, e non doveva conoscerla", ha ricordato Reed. "L’unica cosa che faceva era sedersi in studio esclamando 'Oooh, è fantastico.!’ Di conseguenza, l'etichetta discografica non ha interferito in niente.”
 

 

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