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Ozzy e Lemmy: “Quella volta che ci facemmo di coca per una settimana intera a casa del padre di Sharon”

"A guardare Lemmy potevi pensare che avesse solo due neuroni, ma in realtà sapeva il fatto suo"

Ozzy e Lemmy: “Quella volta che ci facemmo di coca per un'intera settimana a casa del padre di Sharon”

25/02/2020

In gioventù Ozzy Osbourne ne ha combinate davvero di tutti i colori e spesso, a causa delle sue bravate e dei suoi eccessi con la droga, è stato costretto ad annullare dei concerti perché non era nelle condizioni di esibirsi.

Accadde proprio questo, ad esempio, nei primi anni ’80, dopo che Ozzy trascorse un’intera settimana a farsi di cocaina insieme a uno dei suoi compagni di scorribande preferiti: Lemmy Kilmister. L’episodio che Ozzy ha raccontato a NME risale a poco prima dell’inizio del suo primo tour come solista dopo l’addio ai Black Sabbath.

Il Principe delle Tenebre si era concesso qualche giorno di vacanza e invitò anche il frontman dei Motörhead ad andare a divertirsi con lui: «Avevamo qualche giorno di pausa e così andai insieme a Sharon a casa di suo padre e Lemmy venne con noi – ha raccontato Ozzy – poi arrivò il momento di intraprendere il tour ma noi ci eravamo fatti di coca per un’intera dannata settimana. Ricordo che uscii fuori nel cortile mentre Lemmy rientrava e la sua faccia era più bianca di quella di un fantasma. Lui mi guardò e mi disseAccidenti amico, spero di non avere un aspetto brutto tanto quanto il tuo. E se Lemmy Kilmister ti dice una cosa del genere, vuol dire che stai messo davvero male. Così decisi subito di cancellare gli show successivi».

La scomparsa del leader dei Motörhead nel 2016 è stato davvero un brutto colpo per Ozzy perché era molto legato a lui: «La sua morte mi ha davvero distrutto – ha raccontato – era un brav’uomo. A guardare Lemmy potevi pensare che avesse solo due neuroni, ma in realtà sapeva il fatto suo. Avreste dovuto vedere il suo appartamento, sembrava l’Imperial War Museum. Di solito gli compravo dei pugnali nazisti quando ero in giro in tour e poi glieli davo al mio ritorno. Credo avesse 10.000 dannati pugnali tedeschi!». 

L’ultima esibizione di Lemmy con i Motörhead risale a poco tempo prima della sua morte e Ozzy ricorda bene quel triste periodo: «Non riesco ancora a credere quanto fosse diventato magro – ha detto – era un dannato mucchio d’ossa. Mi resi conto che era molto malato, ma lui lo teneva per sé. Gli telefonai il giorno che morì. Io e Sharon avevamo deciso di andare a trovarlo. Chiamai a casa sua e non so chi diavolo rispose ma avrei voluto sentirmi dire che potevo andare da lui. Dopo tre o quattro chiamate, mi dissero ‘È morto’».

Con Lemmy, insomma, Ozzy aveva un rapporto davvero speciale, qualcosa che non ha avuto con molte altre persone. Con Elton John, ad esempio, sono amici da tempo eppure non hanno mai fatto baldoria insieme: «Credo che nessuno de due avrebbe superato gli anni ’90 se lo avessimo fatto – ha spiegato il Principe delle Tenebre parlando del Baronetto – ricordo che anni fa Sharon mi portò a un suo concerto e il suo camerino sembrava un bar pieno di qualsiasi tipo di alcolico. Eppure riusciva a fare pure sette concerti consecutivi. Una volta gli dissi ‘Come diavolo fai a continuare a cantare?’. Nel mio caso, invece, mi bastava anche solo pensare alla cocaina per f******i la voce».

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