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Slipknot, Corey Taylor: “Ci sono stati momenti in cui ho pensato di lasciare la band. Ma sono qui”
Il frontman racconta di come il gruppo sia riuscito a superare le divergenze
In oltre 20 anni di attività, anche gli Slipknot hanno vissuto momenti difficili, come del resto capita a tutte le band più longeve. Di questo argomento ha parlato Corey Taylor in un’intervista per Kerrang: “I momenti di tensione sono stati sicuramente di più di quelli belli – ha dichiarato – noi siamo tutti frenetici. Ciascuno di noi ha un background diverso, sia a livello musicale, che culturale e di ambiente. A volte è stata dura. Ma la cosa che ho notato nell’andare avanti e nel continuare a fare ciò che ancora facciamo, è che ci siamo concessi di riconoscere davvero cosa c'è di buono in noi. Ci siamo concessi di prendere le distanze dallo stoicismo che deriva dall’essere del Midwest e ci siamo accettati l’un l’altro”.
Gli Slipknot, dunque, hanno mostrato una grande maturità nel saper superare le incomprensioni e le divergenze accettandosi così come sono: “Ci rendiamo conto che bisogna lavorare duro per far parte di questa band – ha proseguito Taylor – e quando tutti perseguiamo questo scopo c’è una riconoscenza che prima forse pensavamo di non poter mostrare. Invece adesso più la mostriamo e più ci sentiamo fratelli”.
Il frontman ha rivelato di aver pensato più volte di mollare tutto, ma alla fine non lo ha mai fatto: “Ci sono stati momenti in cui sono andato davvero molto vicino all’andarmene via – ha detto – e sono davvero felice di non averlo fatto, a essere onesto. La ricompensa è stata fantastica, soprattutto adesso che ci stiamo esibendo a un livello che è ancora di prim’ordine. Senza contare il fatto che stiamo scrivendo musica che è ancora molto buona e in grado di metterci in contatto con un’intera nuova generazione, il che è assurdo. Se devo essere sincero, non penso che avremmo mai potuto realizzare tutto questo con qualcun altro”. Quando hanno iniziato, gli Slipknot non si aspettavano di raggiungere un così grande successo: “Non ci aspettavamo nulla di tutto ciò – ha detto ancora Taylor per poi concludere – sulla carta pensavamo che non ce l’avremmo mai fatta, e invece eccoci qui. È una sensazione davvero strana”.
Anche quest’anno la band realizzerà l’ormai celebre Knotfest Roadshow Tour, una sorta di festival itinerante che vede protagonisti insieme a loro anche altri musicisti. Per l’edizione 2020 è prevista la partecipazione di band come A Day To Remember, Underoath e Code Orange. Quest’anno il festival inizierà il 30 maggio a New York e terminerà il 25 giugno in Texas. Intanto gli Slipknot stanno continuando il loro tour promozionale dell’ultimo disco, We Are Not Your Kind, uscito lo scorso agosto: a tal proposito, si esibiranno al Mediolanum Forum di Milano l’11 febbraio, con i Behemoth come band di spalla.