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Rock News

Dai Foo Fighters ai Motörhead, i volumi e i decibel da record superati dalle band

Terremoti o vetri infranti, ecco cosa sono stati capaci di creare questi gruppi

Ascoltare la musica a tutto volume per molte persone rappresenta una sorta di liberazione, una catarsi che avviene proprio attraverso la potenza del suono. Ecco perché quando si esce da un concerto rock, nonostante la comprensibile stanchezza, ci si sente sempre molto bene. Ma non è solo un’esperienza comune, dipende anche da fattori prettamente fisici.

Il sacculo, una parte interna dell’orecchio, ha il compito di comunicare al cervello quando è il momento di liberare le endorfine, ad esempio quando avverte suoni a una bassa frequenza. È per questo che il sacculo risponde in modo positivo al suono di un basso: non a caso, durante i concerti rock la distribuzione delle frequenze viene gestita con lo scopo di stimolare l’attività di questa componente dell’apparato uditivo e di generare sensazioni piacevoli. Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato che la buona musica a un volume appropriato provoca dei veri e propri brividi di piacere, dovuti al rilascio di dopamina.

Va bene, dunque, ascoltare la musica ad alto volume a un concerto, ma senza mai esagerare: l’esposizione a un volume dai 115 dB in su, infatti, può provocare gravi danni all’apparato uditivo e non solo. E parlando di volume, ci sono alcune band che sono passate alla storia per alcune esibizioni che hanno davvero sfiorato i limiti consentiti. Ecco quali sono e cosa sono riuscite a fare.

Foo Fighters

Dave Grohl e compagni non si tirano mai indietro quando si tratta di fare rumore, ma una volta hanno davvero esagerato. Stiamo parlando di un concerto del 2011 ad Aukland quando la band, per l’alto volume dello show, ha provocato una sorta di scossa di terremoto paragonabile a quella che si avverte quando un vulcano è in attività. Durante lo show è stata infatti registrata un’attività sismica che si è avvertita fino a 2 chilometri di distanza dal luogo dell’evento: come ha riportato poi il sito GeoNet, la terra ha tremato “tre volte al secondo in modo ritmico”.

Ma non è tutto: l’anno dopo durante il concerto dei Foo Fighters a Belfast ben 140 persone hanno telefonato alle autorità per lamentarsi del rumore. La loro musica si sentiva fino a 12 miglia di distanza nelle remote campagne irlandesi.

Led Zeppelin

Il riff di attacco di Whole Lotta Love, soprattutto se ascoltato ad alto volume, è qualcosa di sublime per chi ama questa band. Ma Jimmy Page e compagni in fatto di alto volume si sono superati soprattutto nel periodo successivo all’uscita di Physical Graffiti, più precisamente con il tour del 1975 in Nord America: durante questi live hanno raggiunto vette altissime, in particolare in brani come Kashmir, dove il pubblico ha avvertito delle vere e proprie ondate di vibrazioni, oppure con When The Levee Breaks, dove la protagonista è la batteria di John Bonham.

The Prodigy

Verso la fine degli anni ’90 i Prodigy erano considerate tra le band più potenti a livello di suono nel panorama musicale: con il grande successo ottenuto con Fat Of The Land, la band nel 1997 ha raggiunto palchi molto più grandi e ha potuto così esibirsi di fronte a migliaia di persone. In quelle occasioni gli spettatori hanno potuto sperimentare dei veri e propri brividi fin dentro le ossa nell’ascoltare la potente parte di basso di Firestarter, tutto grazie al tecnico del suono Jon Burton che ha alzato il volume fino al massimo e forse anche oltre. È stato proprio lui, in seguito, a dire che l’impostazione che aveva dato al suono per l’Invaders Must Die World Tour avrebbe potuto far cadere gli aerei per la sua potenza.

The Who

Gli Who sono entrati nei Guinness dei primati per il concerto del 1976 allo stadio The Valley, sede del Charlton Athletic, a Londra: quel live diventò lo show col volume più alto di sempre, un suono pari a quello di un tuono pari a ben 126 dB, grazie ai quali la band è riuscita a battere il record stabilito dai Deep Purple, fermi a “solo” a 117 dB. In seguito il parametro del volume è stato eliminato dal Guinness Book of Records per evitare che le band osassero troppo, mettendo così a rischio l’udito degli spettatori.

Ramones 

Alcuni spettatori dei primi concerti europei dei Ramones in seguito hanno raccontato di essere riusciti a distinguere bene solo il “one, two, three, four” che ha dato inizio allo show: i 90 minuti successivi sono stati solo un continuo rumore, al ritmo del quale si sono però scatenati migliaia di punk. Rob Freeman, il tecnico che ha assistito la band durante la registrazione del loro primo album nel 1976, in seguito ha spiegato che la ragione di tanto rumore risiedeva nell’impostazione degli amplificatori della band: “Non c’era alcun criterio, alzavano semplicemente il volume al massimo”.

The Stooges

In questa rassegna delle band più rumorose della storia non poteva non esserci quella capitanata da Iggy Pop. In questo caso, però, non parliamo di live, bensì di un disco: nel 1997 Raw Power è uscito in una versione rimasterizzata ed è diventato l’album con il volume più alto di sempre, simbolo di quanto accade sempre più spesso negli studi di registrazione dove i tecnici del suono spesso sembrano prediligere la potenza al dettaglio.

Motörhead

Se hanno intitolato il loro terzo album dal vivo Everything Louder Than Everyone Else un motivo ci sarà. Per i Motörhead in ogni concerto il volume doveva sempre essere al massimo: in linea con il loro perfetto e iconico stile rock, sul palco bisognava semplicemente fare casino. Per Lemmy il rock ‘n’ roll era anche e soprattutto questo. Il problema è che a volte hanno rischiato davvero di provocare danni seri.

Durante il Bomber Tour nel 1979 hanno sfiorato i 130 dB, mentre nel 1984, durante un live a Goulburn, in Australia, il volume era talmente alto che un fan, uscendo dal bagno, ha totalmente perso l’equilibrio ed è caduto dalle scale. E non finisce qui: l’altissimo volume durante un concerto alla Newcastle City Hall, in Inghilterra, ha provocato delle crepe sul tetto della struttura, al Politecnico di Wolverhampton ha mandato in frantumi i vetri delle finestre, mentre nello stadio del Port Vale FC ha mandato a fuoco gli altoparlanti. Più forti di chiunque altro: i Motörhead saranno di certo per sempre ricordati nella storia della musica anche per aver portato il loro sound rock all’ennesima potenza.

 

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