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Iron Maiden, Bruce Dickinson esclude il ritiro dalle scene: “Anche quando saremo morti, noi non moriremo mai!”

Il frontman dei Maiden ha spiegato che non hanno alcuna intenzione di smettere di suonare

Tra musicisti che si ritirano e gruppi che si dedicano ai tour di addio, ormai nel caso delle band storiche sorge sempre un dubbio: fino a quando andranno avanti? Viene spontaneo porsi questa domanda più che legittima, ad esempio, anche nel caso degli Iron Maiden, band attiva dal 1975 e con alle spalle ben 16 album in studio: i fan di questo gruppo ormai leggendario saranno felici di scoprire che finalmente la band ha fornito una risposta al quesito.

A quanto pare, la band non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalle scene. A rassicurare i fan su questo ci ha pensato il frontman, Bruce Dickinson che, durante il talk show spagnolo “Late Motiv”, ha confermato che l’ipotesi di ritirarsi non è neanche contemplata dai componenti della band.

Per quanto mi riguarda, non vedo alcun motivo per il quale dovremmo ritirarci – ha esordito Bruce – da pilota di aerei, mi è stato sempre detto che nessuno muore mai su un aereo. Anche se la testa viene staccata dal corpo, la persona non è ancora morta perché… se qualcuno dice ‘la sua testa è caduta giù’, tu devi rispondere ‘”beh, è morto?”, e loro replicheranno ‘non può essere considerato morto finché qualcuno non ne dichiara ufficialmente la morte da un punto di vista giuridico’”.

In pratica – ha continuato il cantante – nessuno può essere considerato morto finché qualcuno non si alza e dice ‘sì, è definitivamente morto’. ‘Tu ne sei responsabile allora, lo hai ucciso’. La stessa cosa – ha concluso – accade per le rock band. Noi non moriremo mai. E anche quando saremo davvero morti, comunque non moriremo mai”.

Il discorso di Bruce Dickinson può sembrare forse un po’ contorto, ma il significato è piuttosto chiaro: gli Iron Maiden non si fermeranno mai e la musica è destinata a sopravvivere nel tempo perché ha fatto la storia dell’heavy metal, ed è proprio lì che resterà per sempre.

Una prova del fatto che la band non ha alcuna intenzione di fermarsi è rappresentata dal Legacy Of The Beast Tour 2019, il lunghissimo tour americano che inizierà il 18 luglio a Sunrise, in Florida, per concludersi a Santiago, in Cile, il 15 ottobre. Proprio di questi ultimi giorni è la notizia dell’aggiunta di due nuove date al programma inziale; inoltre, stando alle dichiarazioni rilasciate in proposito dal bassista Steve Harris, ogni concerto di questo tour sarà un vero e proprio spettacolo: “Abbiamo pensato a lungo alla setlist per questo tour, in quanto le canzoni hanno bisogno di seguire il filo conduttore della narrazione che prosegue in ogni singolo show – ha spiegato – crediamo di aver ottenuto in questo modo delle setlist davvero forti e ben bilanciate, nelle quali sono state inserite anche canzoni che non suoniamo da anni, come Flight Of Icarus, Sign Of The Cross e The Clansman”.

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