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Gli Iron Maiden sono stati costretti a pagare dopo l'accusa di plagio per il brano “Hallowed Be Thy Name”
Il manager Barry McKay li aveva accusati di aver copiato un brano scritto da Brian Ingham e poi registrato dai Beckett
L’anno scorso il manager Barry McKay aveva accusato gli Iron Maiden di plagio.
Secondo McKay, la band avrebbe scopiazzato la canzone “Hallowed Be Thy Name” dal brano “Lying in my Shadow” scritto da Brian Ingham nel 1974, prodotto dallo stesso McKay e registrato poi dai Beckett con il nome “Life’s Shadow”.
Al tempo il manager dei Beckett era Rod Smallwood, che era stato anche manager degli Iron Maiden. È iniziata quindi una battaglia legale e il brano è stato eliminato dalla scaletta degli Iron Maiden. McKay ha dunque chiesto che Steve Harris e Dave Murray gli riconoscessero il pagamento di una alta somma.
Un portavoce della band ha dichiarato:
«Non crediamo che Brian Ingham sia stato l’autore di queste sei linee in questione, 40 anni fa, come dice McKay. Tuttavia, a causa delle spese legali e l’alto costo della causa, la cosa è stata risolta con un pagamento di 138.000 sterline direttamente a McKay. Un contendente seriale come lui avrebbe dovuto prevederlo».
E quindi dopo una lunga battaglia legale gli Iron Maiden sono stati costretti a pagare.
L’anno scorso il management della band ha dichiarato che hanno riconosciuto che «sei righe di "Life's Shadow" sono state citate nella canzone di Steve "Hallowed Be Thy Name”».
Ora che la controversia è terminata gli Iron Maiden possono tornare a inserire "Hallowed Be Thy Name" nella loro scaletta.