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Pink Floyd, David Gilmour definisce qual è stato il periodo "più oscuro" nella storia della band
Il leggendario chitarrista: "Siamo andati in pezzi, ognuno a modo suo. Avevamo perso di vista il significato del nostro lavoro"
«Eravamo convinti di poter fare qualsiasi cosa, e questo ci ha corrotto. E poi sono arrivati i soldi, che ti portano sempre via qualcosa dentro». David Gilmour ha descritto con queste parole quello che secondo lui «È il periodo più oscuro dei Pink Floyd», quello successivo all’album Animals del 1977, quando Roger Waters comincia a creare l’immaginario inquietante di The Wall. «Siamo andati in pezzi, ognuno a modo suo. The Wall è stato il nostro momento peggiore, avevamo perso di vista il significato del nostro lavoro».
Tutto è iniziato secondo David Gilmour con il successo di The Dark Side of the Moon, pubblicato il 1 marzo 1973, numero uno in classifica in America e numero due in Inghilterra, destinato a vendere la cifra enorme di 45 milioni di copie. «Siamo diventati arroganti» ha detto, «Nessuna grande band di successo è disposta ad ammetterlo, ma noi ne eravamo consapevoli. Sapevamo di aver fatto qualcosa che avrebbe cambiato le nostre vite e il mondo intorno a noi». L’album successivo Wish You Were Here esce nel 1975 e arriva al primo posto in classifica sia in America che in Inghilterra, e secondo David Gilmour e Richard Wright è il migliore nella carriera della band.
Con Animals del 1977, i Pink Floyd affrontano le società britannica del loro tempo con l’allegoria tratta da La Fattoria degli Animali di George Orwell, ma mentre il maiale vola tra le ciminiere della Battersea Power Station di Londra, iniziano le tensioni nella band che culmineranno con l’allontanamento di Richard Wright.
David Gilmour e Roger Waters iniziano a scontrarsi e creano una frattura che non verrà mai ricomposta, ma durante le session di The Wall creano quella che hanno definito la loro «Ultima grande collaborazione», il capolavoro sull’alienazione Comfortably Numb. The Wall esce nel 1979 e diventa il loro disco più venduto dopo The Dark Side of the Moon, ma secondo David Gilmour ha cambiato tutto: «Sì, arrivati a quel momento eravamo rovinati per sempre».