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Robert Plant: "Non scriverò mai un'autobiografia, né autorizzerò un biopic sulla mia vita"

Redazione Virgin Radio

Il leggendario frontman dei Led Zeppelin: "Non c’è alcuna possibilità. Quando arriverà il momento affonderò insieme alla mia nave e i miei ricordi se ne verranno via con me"

Robert Plant ha annunciato l’uscita il 26 settembre del primo album con il progetto Saving Grace, la band folk in cui canta accompagnato dalla voce di Suzi Dian, dal chitarrista Tony Kelsey, il suonatore di banjo e archi Matt Worley, il violoncellista Barney Morse-Browne e il batterista Oli Jefferson. «Un libro di canzoni perdute e ritrovate» registrato a Cotswolds, uno dei luoghi che ama di più al confine tra Inghilterra e Galles.

Robert Plant è riuscito a rinnovare la propria carriera in un modo sorprendente, prima con gli album registrati a Nashville con la cantante country Alison Krauss e poi con i Saving Grace, che ha definito: «Una band che ha creato uno stile unico, insieme siamo approdati in un posto davvero interessante». Anche per questa capacità di guardare sempre avanti, oltre la propria leggenda, Robert Plant ha detto in una nuova intervista con la rivista Rolling Stone USA che non scriverà mai una autobiografia, e non ha neanche intenzione di autorizzare un eventuale biopic sulla sua carriera e quella dei Led Zeppelin.

«Non c’è alcuna possibilità. Quando arriverà il momento affonderò insieme alla mia nave e i miei ricordi se ne verranno via con me» ha detto.

Per quanto lo riguarda, Robert Plant non vuole neanche vedere un secondo capitolo del documentario “Becoming Led Zeppelin”, lavoro monumentale del regista Bernard McMahon che ha ha raccontato le origini e i primi anni di carriera dei Led Zeppelin della band: «Credo che il fatto che il documentario finisca prima che tutto inizi sia la cosa più appropriata» ha detto con una battuta. La sua riluttanza a rivedere il passato (anche Mick Jagger, di cui tutti vorrebbero leggere una biografia una volta ha detto: «Ho iniziato a scriverla ma poi ho smesso. Non ho assolutamente voglia di rivivere il passato») è una dichiarazione di autenticità allo stile rock’n’roll, che i Led Zeppelin stessi hanno creato nel 1968: «Perché questa mania delle biografie? Una volta i musicisti rock erano degli emarginati, dei deviati, rappresentavamo una sfida alle regole della società. Io e John Bonham venivamo insultati per strada dalle persone ci perché eravamo due hippy. Che senso ha andare da un editore e raccontare la propria vita? Quelle storie sono tante, sono felicemente chiuse nello spazio che si trova tra le mie orecchie sempre più grandi e resteranno lì».

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